Sardegna

Uccisa a Alghero, nuovi accertamenti Ris

Resta in carcere 53enne accusato dell'omicidio di Speranza Ponti

Redazione Ansa

Nuovi accertamenti del Ris nella casa algherese di Speranza Ponti e Massimiliano Farci. Gli specialisti giunti da Cagliari sono al lavoro per verificare la versione resa da Farci - il 53enne di Assemini accusato della morte della compagna 50enne - sulla dinamica del decesso. Accusato di omicidio volontario, occultamento di cadavere e furto e utilizzo indebito del bancomat di lei, l'uomo si difende dicendo che Speranza Ponti si è suicidata il 6 dicembre, appendendosi alla maniglia di una finestra, le gambe distese in avanti, e che lui l'ha portata a Monte Carru, zona residenziale nelle campagne di Carrabufas, perché entrambi amavano quel posto per il panorama. Lì il corpo è stato ritrovato il 31 gennaio in avanzato stato di decomposizione.

I controlli cercano conferme agli accertamenti medico-legali in corso sul corpo della vittima da parte del perito Salvatore Lorenzoni. La Tac avrebbe evidenziato alcuni elementi che sconfessano Farci, cui non ha creduto il gip Antonello Spanu, che ha convalidato il fermo e ne ha disposto la custodia in carcere. Ma i militari cercano anche tracce di sangue o altri elementi utili al caso. I militari del Ris erano già intervenuti nell'appartamento, sull'auto di Farci e nella pizzeria "Sergio's" di via XX settembre, che lui gestiva grazie alla semi libertà concessagli dopo quasi vent'anni di carcere per il "delitto della Lotus rossa": nel 1999 fu condannato all'ergastolo per la morte di Renato Baldussi, imprenditore di San Sperate.
   

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