Sardegna

In Tribunale truffa a discendente Mameli

Uno dei 5 indagati chiede di deporre,Gup Sassari decide 20 marzo

Redazione Ansa

Un patrimonio da tre milioni di euro fatto di immobili, terreni e altri beni transitato dalla disponibilità della marchesa 96enne Ernestina Tacchino Zoagli, discendente di Adeilaide Zoagli, madre di Goffredo Mameli, ad una fondazione che porta il suo nome: non è però l'opera di un moderno mecenate, ma una presunta truffa ordita, secondo la Procura di Sassari, dal commercialista Rodolfo Gosmino, ex preside dell'Istituto alberghiero cittadino.

La vicenda, nella quale sono indagate altre 4 persone, tra cui la figlia 28enne di Gosmino, è arrivata oggi davanti al Gup che deve ancora decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla pm Maria Paola Asara. Il commercialista, assistito dall'avvocato Nicola Lucchi, ha infatti chiesto e ottenuto dal giudice Antonello Spanu di poter essere interrogato e di depositare delle memorie difensive. L'udienza è stata quindi aggiornato al 20 marzo. Gosmino è accusato di truffa aggravata, gli altri di falso.

Oltre a Gormino e alla figlia, Giulia Irene, nell'inchiesta sono finiti Angelo Murineddu, 51 anni di Sassari, Carlo Sabino, di 46, sassarese, e Francesco Pinna, anche lui 46enne, di Alghero. Secondo le indagini della Guardia di finanza, coordinate dalla Procura, l'ex preside avrebbe raggirato la marchesa convincendola a finanziare la nascita di una Fondazione onlus con lo scopo di sostenere i giovani scrittori. Con la Fondazione, invece, Gosmino avrebbe svuotato il patrimonio della nobildonna, facendo sparire i circa 3 milioni di euro di valore complessivo, e riducendola in povertà. Ernestina Zoagli, assistita dall'avvocato Stefano Carboni, aveva denunciato tutto alla magistratura, facendo partire l'inchiesta.
 
   

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