Sardegna

Ucciso davanti a bar, arrestato 20enne

Forse una lite. Dinamica ancora tutta da ricostruire

Redazione Ansa

di Maria Giovanna Fossati

Una serata di festa tra amici a Bari Sardo, in Ogliastra, poi una lite scoppiata all'improvviso intorno alla mezzanotte, complice un bicchiere di troppo. Al culmine della discussione arriva una spinta: uno dei due contendenti cade a terra, batte la testa contro il marciapiede e perde i sensi. Sull'asfalto rimane Massimo Piroddi, disoccupato di 44 anni del paese: l'uomo, in una pozza di sangue, morirà mezz'ora dopo tra le braccia dei soccorritori. Il colpo è stato talmente forte che neppure l'arrivo tempestivo dell'ambulanza con i medici del 118, allertati dalle tante persone presenti alla festa, è riuscita a strapparlo alla morte. Le indagini dei carabinieri della stazione di Bari Sardo, della compagnia di Lanusei e del nucleo investigativo di Nuoro, imboccano subito la strada giusta, sulle tracce dell'aggressore: Daniel Loi, 20anni, viene raggiunto dai militari nella sua abitazione in paese due ore dopo il fatto. "Come sta Massimo?", chiede il giovane agli uomini dell'Arma.

Poi, quando apprende della morte, spiega: "C'è stata una lite tra noi, è vero, ma non lo volevo uccidere". Scattano le manette con l'accusa di omicidio preterintenzionale, e per lui si aprono le porte del carcere di Lanusei. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore del tribunale ogliastrino, Andrea Schirra. Il magistrato ha riconosciuto che non c'è stata la volontà di uccidere da parte del 20enne, ma di fatto la sua condotta ha provocato la morte del compaesano. Il giovane sarà interrogato dal gip domani o al più tardi lunedì 20: potrà così fornire la sua versione mentre il giudice deciderà sulla convalida dell'arresto. Una serata di svago a Bari Sardo, dove si stavano svolgendo i festeggiamenti per Sant'Antonio Abate con i falò accesi in diversi quartieri, che si è trasformata in tragedia. Con l'alcol tra i fattori scatenanti che avrebbe fatto degenerare il litigio tra Loi e Piroddi: tutte e due, riferiscono i testimoni, avevano bevuto parecchio.

Non solo: entrambi avevano anche partecipato all'inaugurazione di una nuova pizzeria vicino al bar dove la vittima, al culmine della discussione, sarebbe stata spinta dal ragazzo, finendo a terra e battendo la testa sul marciapiede: una caduta per lui fatale. Sarà l'autopsia disposta dal pm e fissata per domani a chiarire le cause esatte del decesso. Non si sa ancora cosa abbia scatenato la lite: chi era presente parla comunque di futili motivi. Una scena alla quale hanno assistito in tanti, nonostante l'ora tarda, perchè tutto il paese stava festeggiando attorno ai fuochi.

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