Sardegna

Calcio: Cagliari in panne

Dopo tre sconfitte cerca riscatto con il Milan, pesano infortuni

Redazione Ansa

Terza sconfitta consecutiva e pure sonora, quattro a zero. Ma con un'attenuante: di fronte c'era la Juventus. Il sogno europeo comunque non muore: il Cagliari è, nonostante tutto, al sesto posto per l'Europa e al sesto in classifica. Con la speranza di poter ritornare agli splendori di un mese fa in una partita che è la nuova prova della verità, quella di sabato con il Milan. Ieri, dopo il ko, di Torino, la parola d'ordine era proprio quella di pensare subito alla sfida con i rossoneri.

Ma il Cagliari ha anche il dovere di fare chiarezza su quello che è successo nell'ultimo mese. Qualcosa si è iniziato a incrinare dopo la vittoria mancata di Lecce: si è passati in pochi minuti dall'illusione di essere fortissimi, alla fragilità della normalità. L'incredibile vittoria con la Sampdoria ha un po' mascherato i problemi. Ma non bisogna dimenticare che a un certo punto le cose si erano messe male e che quella partita il Cagliari l'ha vinta più con la forza che con il gioco. A Reggio Emilia con il Sassuolo poi la squadra di Maran ha conquistato un punto, ma ha anche perso quella sfrontatezza e quell'atteggiamento che in trasferta avevano fatto tremare Torino, Atalanta e Lecce. E anche lì i danni di una partita troppo d'attesa erano stati limitati dal pari di Ragatzu. Poi la rottura dell'incantesimo con la sconfitta in casa con la Lazio: un possibile trionfo trasformato in pochi minuti in un tonfo. Un ko che è diventato una cascata che ha travolto la squadra anche a Udine per una sconfitta questa volta senza attenuanti, meritata per mancanza di coraggio e voglia di vincere. Contro la Juventus ancora molta paura e freno a mano tirato. Vero, primo gol regalato. Ma il vantaggio bianconero sembrava scritto sin dall'inizio.

Che cosa non funziona? In difesa, alla lunga, si sente la mancanza di rotazioni a causa dell'assenza di Ceppitelli. A centrocampo manca il Nandez di inizio stagione. Davanti, paradossalmente, Joao Pedro e Simeone sembrano in palla. Le linee guida del mercato sembrano già tracciate: da un momento all'altro potrebbe arrivare un centrale (al momento più Tonelli che Juan Jesus), ma non si esclude anche un arrivo in attacco.
   

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