Sardegna

Tirrenia: annunciata riorganizzazione

Boeddu (Cgil), gravi conseguenze per lavoratori nell'Isola

Redazione Ansa

"Nessun posto di lavoro verrà perso in Sardegna" a causa della riorganizzazione di Tirrenia. Lo fa sapere la compagnia marittima spiegando che i 25 operatori isolani continueranno ad operare nelle biglietterie, che non saranno chiuse, mentre l'unico dipendente amministrativo dovrà solo trasferirsi di sede, rimanendo però a Cagliari. "Stupisce la presa di posizione del segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu - osserva la compagnia - perchè non era presente agli incontri e ha rilasciato dichiarazioni non veritiere senza essere stato relazionato dai suoi referenti nazionali".

L'ANNUNCIO DELLA RIORGANIZZAZIONE - Dopo anni di lavoro per alcune decine di addetti amministrativi della Tirrenia-Compagnia italiana navigazione delle sedi di Napoli e di Cagliari si prospetta il trasferimento a Portoferraio, Livorno e Milano. E' quanto emerso da un vertice tenuto tra le organizzazioni sindacali nazionali e l'azienda che ha annunciato una riorganizzazioni che prevede la chiusura degli uffici campani e della Sardegna. Dal mese di settembre del 2020 potrebbe esserci un esubero del personale navigante proprio in conseguenza della cessazione del contratto relativo alla continuità territoriale con Sardegna e Sicilia.

"La decisione di Tirrenia potrebbe avere conseguenze gravissime anche nella nostra isola, dove operano oltre 25 lavoratori diretti, oltre a quelli indiretti - dice il segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu - Anche qualora il gruppo dovesse riuscire a ricollocare tutti presso altre sedi, così come dichiarato ma non garantito, per i lavoratori con sede in Sardegna sarebbe di fatto un licenziamento mascherato - denuncia il leader sindacale - Infatti, considerata la non più giovane età, è quantomeno improbabile che ci si possa spostare dall'oggi al domani senza peraltro alcuna garanzia per il futuro. L'isola perderebbe ancora una volta una fetta di lavoro che si sposterebbe verso altre regioni magari più ricche". Per queste ragioni il segretario regionale della Filt  ha subito allertato anche la struttura nazionale della Cgil "affinché - spiega - si faccia chiarezza su ciò che, senza alcun preavviso e senza alcun motivo, tocca in prima persona il futuro dei lavoratori e dei loro familiari".
   

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