Sardegna

Cisl: segretario edili Matta in pensione

Per anni in segreteria generale con delega all'industria

Redazione Ansa

Giovanni Matta, per 17 anni segretario generale degli edili Cisl, va in pensione. L'ultimo Consiglio generale sarà venerdì 13 dicembre a "Santa Cristina" a Paulilatino, dalle 9,30. Intorno a lui ci saranno il segretario generale nazionale della FILCA-Cisl, Franco Turri, il segretario generale Cisl della Sardegna, Gavino Carta, e i responsabili delle Unioni sindacali isolane.

Nato 63 anni fa a Santulussurgiu, diploma di perito agrario, Giovanni Matta ha lavorato giovanissimo (42 anni di contributi previdenziali) inizialmente nel settore della formazione professionale agricola. Nel 1984 si è iscritto alla Cisl e dopo poco tempo ha cominciato a interessarsi dei problemi dei lavoratori edili dell'Oristanese. Segretario generale della Filca regionale per 17 anni, in due periodi diversi, separati dall'esperienza - per 4 anni - di segretario regionale confederale Cisl con delega all'industria. "Quando ho iniziato - dice Matta - il settore edile era in espansione, distribuiva 58 mila buste paga, molti i giovani che lavoravano nei cantieri, nelle cave, nelle industrie dei prefabbricati cementizi. Oggi cantieri chiusi e le opere pubbliche - che dovrebbero trainare lo sviluppo per la ben nota capacità del settore edile di generare posti di lavoro anche in altri comparti - vanno avanti, quando si muovono, con tempi biblici. Nel 2018 gli addetti sono poco più di 22 mila. Nella prima parte di quest'anno è proseguita la moderata crescita dell'attività delle costruzioni, che tuttavia perdono 1000 lavoratori rispetto all'anno precedente".

Secondo Matta non si vedono segni significativi di miglioramento e di inversione di tendenza. "Le ore annuali effettivamente lavorate non superano quota 900; il reddito medio/anno di un edile è intorno a 9 mila euro; il lavoro nero è quasi il 25% del totale. L'inquadramento dei dipendenti è per il 56% di primo livello aziendale, cioè manovali. Il 90% degli addetti ha un'età media superiore a 50 anni, solo il 9% dei lavoratori è compreso nella fascia d'età tra 19 e 29 anni".
   

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