(ANSA) - CAGLIARI, 29 NOV - Via da dicembre ai servizi e alle
attività di mediazione interculturale per favorire
l'inserimento, anche lavorativo, degli stranieri in Sardegna. È
il nuovo progetto sperimentale, denominato "Mediare per unire",
promosso dalla Regione in collaborazione con l'Aspal, l'Agenzia
sarda per le politiche attive del lavoro. Se ne occuperanno le
cooperative sociali che hanno presentato i progetti premiati al
primo posto nella graduatoria del bando indetto nei mesi scorsi.
"In Sardegna accogliamo americani, indiani, cinesi che
scelgono la nostra Isola come luogo di lavoro e come seconda
patria - ha spiegato l'assessora Alessandra Zedda - I nostri
progetti coinvolgono tutte quelle persone che hanno maggiore
difficoltà a integrarsi nel settore della sanità, in quello
scolastico e sociale, ma soprattutto in quello del lavoro. La
sfida è riuscire a dare una opportunità sotto il profilo
occupazionale, creando nuove figure professionali legate al
mondo dell'innovazione che implicano anche la conoscenza di una
lingua straniera".
La figura centrale del progetto è rappresentata dal mediatore
interculturale. "La Sardegna è l'unica regione italiana ad avere
avviato un progetto di questo tipo - ha sottolineato il
direttore generale dell'Aspal, Massimo Temussi - In particolare
con questo servizio si lavorerà su diversi ambiti: innanzitutto
lavorativo, ma anche scolastico-formativo, sanitario, sociale e
giudiziario. I centri per l'impiego garantiranno così la
presenza del mediatore culturale per facilitare l'accesso ai
servizi a tutti cittadini stranieri".(ANSA).
Un mediatore per occupazione stranieri
Regione e Aspal in campo col progetto "Mediare per unire"