Sardegna

Dallo spazio i dati contro calamità

Sardegna apripista in Italia con SardOs, spie satelliti e droni

Redazione Ansa

Villagrande Strisaili 2004, Capoterra 2008, il ciclone Cleopatra nel 2013: tre alluvioni che hanno portato in Sardegna distruzione e morte. Non esisteva SardOS, acronimo di Sardegna osservata e monitorata dallo spazio, il progetto nato nell'Isola e presentato a Cagliari che permette di conoscere in anticipo le criticità legate a eventi naturali o umani. Come? Attraverso i dati provenienti dai satelliti che, praticamente in tempo reale, rilevano i sedimenti nei fiumi, laghi e stagni, l'erosione delle coste con l'arretramento o avanzamento delle spiagge, e gli edifici costruiti dove non si poteva.

Casi di edilizia incontrollata che finalmente, grazie a SardOS, saranno noti anche agli uffici comunali del catasto. I dati radar provengono dai satelliti CosmoSky Med di proprietà dell'Agenzia spaziale italiana e dal drone acquatico Hydra e vengono forniti da Nemea. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Sardegna e realizzato con la collaborazione di due aziende, Kibernetes srl e Nemea Sistemi srl, e con il dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Cagliari.

"Gestire un'emergenza significa subire una situazione, invece noi dobbiamo prevenire gli accadimenti - ha spiegato il responsabile del progetto per Kibernetes, Vincenzo Gabellone - ma per riuscirci bisogna conoscere. E SardOS serve a questo". "La grande novità portata dal sistema - ha aggiunto - è la possibilità di vedere gli edifici sotto la vegetazione e le nubi. Le volumetrie sono calcolabili proprio perché i dati radar ci restituiscono l'altezza". "Assumiamo dati grezzi e li trasformiamo in informazioni che poi passiamo a Kibernetes che ha sviluppato il software - ha sottolineato il Ceo di Nemea Michele Boella - Nemea è impegnata nell'osservare il cambiamento attraverso sensori che non sono solo ottici ma ci consentono anche di leggere informazioni normalmente non visibili".

A garantire l'attendibilità dei dati è l'Università. "La validazione del dato è un momento importantissimo: si valutano andandoli a misurare - ha chiarito Maria Teresa Melis del dipartimento di Scienze economiche - quindi noi, in maniera molto semplice ma attenta, abbiamo individuato dei casi di studio e siamo andati sul campo a misurare gli edifici rilevati dal radar". Alla presentazione di SardOS hanno partecipato anche l'assessore regionale degli Enti locali Quirico Sanna e il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana. "La Sardegna diventa protagonista del futuro - ha detto l'esponente della Giunta Solinas - SardOS merita risorse e di essere portato a compimento in tempi brevissimi". Un primato per l'Isola. "Siamo apripista a livello nazionale, e di questo siamo orgogliosi", ha commentato Deiana.

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