Sardegna

Sardegna ricorda vittime alluvione 2013

Fiaccolata a Olbia, commemorazione in piazza ad Arzachena

Redazione Ansa

Una fiaccolata a Olbia per ricordare le vittime della tragica alluvione del 18 novembre del 2013, che causò morte e distruzione in diverse parti dell'Isola: alla fine si conteranno complessivamente 19 vittime e danni per centinaia di milioni di euro. Uno sguardo al passato. Ma anche un invito a pensare al futuro e a fare in modo che queste tragedie non si ripetano. Sei anni dopo le croci sarà un corteo silenzioso quello che attraverserà "le vie del fango". L'appuntamento è fissato per le 20.30, di fronte alla chiesa di Sant'Antonio.

Olbia, quel 18 novembre, pagò il prezzo più alto del passaggio del ciclone Cleopatra: sei in città le vittime. La camminata del ricordo e del dolore arriverà sino alla zona del canale di via Belgio, la strada in cui persero la vita mamma e figlia. Passando attraverso le case e le vie in cui rimasero intrappolate altre quattro persone. Il Consiglio comunale ricorderà la giornata più triste della comunità olbiese con un minuto di silenzio. Al drammatico bilancio vanno poi aggiunte le croci di Monte Pino: una voragine sulla strada provinciale causò altri tre morti. Oggi è un monumento all'inefficienza, perchè quella strada non è stata ancora ripristinata.

Ma quel lunedì fu colpita tutta la Sardegna: 19 le morti provocate dall'alluvione, 13 concentrate nella sola Gallura. Arzachena ha così ricordato le sue quattro vittime - un'intera famiglia italo-brasiliana che viveva in uno scantinato di una villetta e venne travolta dalla furia dell'acqua - con una cerimonia di commemorazione in piazza XVIII Novembre alla presenza del sindaco Roberto Ragnedda.

Il disastro non risparmiò nemmeno il Nuorese e l'Oristanese seminando morte a Torpè, Nuoro, Guasila, Uras, Bitti. Tra le vittime l'agente di Polizia Luca Tanzi: viaggiava in servizio sul ponte di Olè proprio per l'emergenza alluvione, quando una parte è crollata trascinando lui e la sua auto nel vuoto. Vite umane spezzate, ma anche tantissimi danni a imprese e campi con decine di imprenditori e agricoltori in ginocchio a causa del disastro.
   

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