Sardegna

Libri: ragazzi protagonisti a Cagliari

Due mesi di eventi per decima edizione rassegna Skillellè

Redazione Ansa

"I libri aiutano a leggere il mondo" e per i giovani sono lo strumento per costruire il loro futuro. È dedicato a un pubblico di tutte le età, ma con un occhio ad adolescenti e le loro famiglie, tra Cagliari e i Comuni della Città Metropolitana, la manifestazione che dal 24 ottobre al 21 dicembre mette al centro la cultura e l'invito alla lettura.
    In primo piano una serie di incontri con scrittori, giornalisti, blogger, nutrizionisti e artisti. Ma anche performance e laboratori a tema (programma su www.ilibriaiutanoaleggereilmondo.it). "Una rete nella città metropolitana tra imprese, istituzioni, associazioni, scuole, diventa comunità educante che affianca i giovanissimi nel proprio percorso di vita attraverso una serie di stimoli e opportunità", sottolinea Laura Pisu, responsabile del progetto assieme a Barbara Cadeddu. Promossa dall'Associazione culturale Malik e giunta alla decima edizione, "I libri aiutano a leggere il mondo - Skillellè" (ragazzino in cagliaritano), coinvolge la Biblioteca di Quartiere Montevecchio a Is Mirrionis, i Licei Eleonora D'Arborea e Euclide, l'Istituto penale per minorenni di Quartucciu. "Presidi culturali" in connessione con altre sedi sparse per la città in un intreccio con festival e rassegne.
    Tra gli ospiti i giornalisti Federico Fubini, Mauro Covacich, finalista Premio Strega e Premio Campiello, la blogger Claudia De Lillo, alias Elastis, Giovanni Bietti, pianista, compositore e musicologo, Daniel Lumera divulgatore e scrittore, Giorgio Vasta, il filosofo Telmo Pievani.
    In calendario una serie di momenti formativi legati alla crescita interiore, orientamento allo sport, musica, arte del perdono, consapevolezza, sana alimentazione, creatività, benessere psicofisico. "L'obiettivo è creare una rete diffusa di 'presidi culturali' a partire dalle biblioteche di pubblica lettura a quelle scolastiche, con le quali si intende costruire un senso autentico di cittadinanza metropolitana", spiega Barbara Cadeddu.

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