Sardegna

Turismo: Confindustria,meno vincoli e rinnovo hotel su costa

"Sviluppo passa da legge urbanistica, trasporti e promozione"

Yacht club Costa Smeralda

Redazione Ansa

Fare del turismo un volano di sviluppo per tutta la Sardegna, allentando le maglie della legge urbanistica, garantendo una vera continuità territoriale aerea e marittima, investendo in formazione, promozione e programmazione. È la richiesta esplicita che Confindustria ha rivolto alla Regione e alle classi dirigenti isolane in occasione del convegno "Obiettivo Turismo", ospitato all'Hotel Cervo, in Costa Smeraldao, con la partecipazione dei vertici dell'associazione degli industriali, degli assessori regionali Gianni Chessa(Turismo) e Quirico Sanna (Urbanistica), e dei rappresentanti di enti e associazioni che operano nell'ambito turistico, dei servizi e dei trasporti.

"Il turismo può dare un concreto contributo per imboccare la strada della crescita, a condizione però che la Regione cambi l'impostazione passiva a cui ci ha abituato da ormai troppi anni", ha detto il presidente di Confindustria Sardegna, Maurizio De Pascale. Secondo il vertice dell'organizzazione, la Regione deve "garantire a questo settore l'inserimento delle necessarie competenze e risorse, il rafforzamento organizzativo della struttura interna, a cui si potranno affiancare le competenze e le risorse degli imprenditori".

Gli industriali hanno proposto una ricetta articolata. A partire dalla nuova legge urbanistica che dovrebbe favorire, secondo Confindustria, nuovi insediamenti turistici laddove il livello di accoglienza non è sufficiente, e consentire l'ammodernamento delle strutture ricettive già esistenti, anche all'interno della fascia protetta dei 300 metri dal mare.

Poi c'è il nodo trasporti: gli industriali puntano a tariffe uniche tutto l'anno sui collegamenti per Roma e Milano e sugli aeroporti minori come Firenze, Verona, Bologna, Napoli. E alla creazione di un cabina di regia regionale, con un osservatorio permanente e una classificazione chiara delle strutture alberghiere. E ancora miglioramento delle infrastrutture, formazione mirata per le imprese del settore, un vero piano di promozione e comunicazione dell'offerta isolana.
   

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