Sardegna

Ponte Oloè non apre, 2 paesi in rivolta

Cittadini, sindaco Congiu si dimetta come atto di protesta

Redazione Ansa

Un commissario per il ponte di Oloè. Per accelerare le procedure di riapertura o per metterci una pietra sopra e ricominciare da un altro ponte. È la richiesta, condivisa da maggioranza e opposizione in Consiglio comunale a Oliena, contenuta in un documento elaborato questo pomeriggio durante un'assemblea civica. Una riunione molto partecipata: decine di olianesi hanno voluto prendere parte all'appuntamento per sentire le proposte di sindaco e consiglieri.

"Non si può andare avanti così - spiega all'ANSA il consigliere del Pd Valentino Carta - vogliamo chiedere se è il caso di andare avanti con questo ponte e magari di trovare qualche soluzione o se è invece opportuno chiedere alla Regione di realizzarne uno nuovo". Il ponte di Oloè era crollato durante l'alluvione del 18 novembre 2013, provocando la morte del poliziotto Luca Tanzi.

Secondo il tribunale di Nuoro, le opere completate dalla Provincia per la messa in sicurezza della struttura non garantiscono però ancora le condizioni ottimali per la riapertura: servono quindi altri indagini e lavori di consolidamento che costeranno altri 2 milioni e mezzo di euro. Uno slittamento dei tempi che non piace alle comunità di Oliena e Dorgali: la chiusura della provinciale costringe pastori e agricoltori ad allungare il percorso per raggiungere i loro poderi. Popolazione scontenta. Con il primo cittadino di Oliena Bastiano Congiu che ha risposto convocando per le 17.30 un Consiglio comunale straordinario per discuterne con i suoi concittadini e concordare tra maggioranza e opposizione le prossime mosse. Ora la richiesta: un commissario per riavere il ponte.

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