Sardegna

Mancano medici, nuovo stop a Lanusei

Comitato, via i vertici Assl e pronti ad esposto in procura

Redazione Ansa

Negli ospedali sardi è di nuovo emergenza per la carenza di medici. Le aziende sociosanitarie locali e la Asl unica Ats devono fare i conti con assenze per malattie e ferie obbligatorie per i dirigenti medici che stanno creando diversi disagi: oltre alla chiusura del Pronto soccorso dell'ospedale Delogu di Ghilarza e l'annunciato nuovo stop del reparti di ortopedia al N.S. della Mercede di Lanusei, è corsa contro il tempo per difendere i servizi dell'ospedale Mastino di Bosa.

In questo caso la carenza di personale nel reparto di medicina è solo un aspetto, visto che cittadini e amministratori sono più preoccupati delle conseguenze della riforma che rischia di azzerare l'assistenza sul territorio. E proprio per discutere di questa situazione, domani, alle 10.30, un confronto in consiglio comunale a Bosa con l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, in campo da tempo per cercare di mantenere i servizi sui territori. Nel frattempo il direttore dell'Ats-Assl Oristano Mariano Meloni spiega di avere "effettuato tutti i passi necessari per garantire l'operatività delle attività del nosocomio ghilarzese. Sono stati infatti banditi i concorsi per reperire il personale medico e sono stati compiuti tutti gli sforzi possibili per assicurare la continuità dei servizi ospedalieri, con il contributo dei professionisti provenienti anche dagli ospedali di Oristano e Bosa".

Il manager ricorda che, oltre agli sforzi fatti, "si è cercato, inoltre, di attingere alle risorse professionali attraverso la procedura per il reclutamento di 150 medici con incarico libero professionale, come da avviso bandito dall'Ats il 20 giugno scorso, ma nessuno dei candidati idonei a ricoprire gli incarichi di Medicina e Pronto Soccorso presso gli ospedali Ats ha finora accettato l'incarico". Inoltre "si sta facendo fronte a una situazione di carenza di personale medico che investe anche la Medicina Interna di Bosa, dove sono attualmente in servizio quattro medici su sette, e che per questo motivo è stato disposto il temporaneo invio di un medico da Ghilarza a Bosa - conclude - medico contestualmente sostituito da uno inviato da Oristano a Ghilarza".

CHIUDE DI NUOVO ORTOPEDIA A LANUSEI - Non è passato neppure un mese dalla riapertura del reparto di ortopedia dell'ospedale ogliastrino Nostra Signora della Mercede che c'è nuovamente la chiusura dello stesso reparto. Il caso ha fatto infuriare il comitato #giulemanidallogliastra, che chiede la rimozione dei vertici della Assl di Lanusei e che sta valutando la presentazione di un esposto alla procura della Repubblica.

Con un duro post su Facebook il comitato denuncia: "Un mese: tutti sapevano, pure le pietre, che bastava un medico in malattia e sarebbe stata nuovamente chiusura del reparto. Una vergogna - si legge nel messaggio - Pressappochismo dilagante nei piani alti della Assl Lanusei che nulla ha fatto per prevenire. Anzi pare quasi un piano studiato, preordinato e preciso per 'eliminare' il reparto. Il 13 settembre sarà il giorno nefasto?" Il comitato auspica che la situazione venga risolta immediatamente, sollecitando " urgenti ed immediati provvedimenti affinché il reparto di ortopedia possa riprendere il servizio h24".
   

NIEDDU, AL LAVORO PER DARE RISPOSTE - "Non ci arrendiamo. Sappiamo che la carenza di specialisti sul territorio non gioca a nostro favore, ma siamo già al lavoro alla ricerca di personale in grado di sostituire i colleghi assenti per malattia. Si tratta di una soluzione d'emergenza per dare una risposta immediata ai cittadini mentre si lavora a soluzioni strutturali". Così l'assessore della Sanità, Mario Nieddu, a seguito della comunicazione di Ats, che ha disposto la chiusura provvisoria di Ortopedia di Lanusei, sospendendo l'attività chirurgica dal 7 agosto, e le degenze dall'11 agosto. L'8 luglio, grazie all'intervento dell'assessore e alla collaborazione delle ortopedie delle cliniche universitarie di Cagliari e Sassari e dell'ospedale Marino di Cagliari, era stato possibile riaprire il reparto di ortopedia del Nostra Signora della Mercede, chiuso sempre per carenza di medici.

"L'ospedale di Lanusei - prosegue l'assessore - è per noi un presidio strategico, fondamentale per i cittadini di un territorio che non gode di collegamenti agevoli verso altri ospedali. Per consentire la riapertura del reparto di Ortopedia abbiamo messo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione e la soluzione d'emergenza a cui siamo riusciti ad arrivare è stata possibile grazie a una collaborazione su vari livelli in ambito sanitario regionale, con grande spirito di servizio da parte dei medici e di tutto il personale sanitario". Nieddu conclude rassicurando sul concorso bandito dall'Ats per la copertura a tempo indeterminato di nuovi medici. "Il 16 settembre, come già programmato da Ats, si terranno le prove per 8 posti di ortopedia e contiamo possa portare una prima boccata di ossigeno ai presidi maggiormente in sofferenza. L'intero sistema sanitario necessita di risposte strutturali. Ora, con la nomina del commissario dell'Ats, contiamo di colmare le criticità sul piano organizzativo e andare avanti con la riforma, sulla strada che ci siamo prefissati".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it