Sardegna

Porto Cagliari in crisi,spiragli per Cig

Incontro al Mise, attesa per via libera da parte gestore scalo

Redazione Ansa

Sindacati compatti sulla cassa integrazione dei 210 lavoratori della Cict, la società del gruppo Contship che gestisce il porto industriale di Cagliari. Un'infrastruttura in crisi per sulla cui vertenza si è discusso oggi al Mise. "Uno spiraglio c'è", dicono Cgil, Cisl Uil che a questo punto attendono e sollecitano il via libera da parte di Conship perché, sull'opzione, non ha ancora sciolto la riserva. "Si tratta di uno strumento straordinario previsto nel decreto Genova che metterebbe in sicurezza i livelli occupazionali attuali almeno per altri dodici mesi, un tempo da sfruttare per creare le condizioni indispensabili a rilanciare le attività del porto", osservano i sindacati che sollecitano l'avvio immediato del tavolo politico "nel quale affrontare e superare le criticità legate alla pluralità di fattori che ingessano le potenzialità del porto di Cagliari e lo rendono scarsamente concorrenziale rispetto agli altri scali del Mediterraneo".

Secondo i confederali di Cgil Cisl e Uil territoriali e le categorie Filt, Fit e Uil Trasporti territoriali e nazionali ci sono delle priorità da cui cominciare per mettere le basi del rilancio: difficoltà e lungaggini burocratiche, obsolescenza infrastrutturale e vincoli paesaggistici che precludono persino l'avvio della Zes e della Zona franca doganale interclusa.

I sindacati hanno inoltre sottolineato l'importanza strategica dello scalo cagliaritano in Sardegna, da inquadrare nella visione più ampia della politica dei porti in Italia: "Rinviare ulteriormente il tavolo politico e, conseguentemente, le azioni da intraprendere con urgenza, significherebbe vanificare ogni opportunità di rilancio proprio nel momento in cui si sta ridisegnando la mappa della portualità a livello globale". Previsto anche un tavolo di monitoraggio a livello nazionale. Domani nuova tappa della vertenza con incontro sindacati-azienda.
   

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