Sardegna

Riabilitazione e sport a Oristano

Accordo con il Comitato paralimpico, via al progetto

Redazione Ansa

Dopo un complesso lavoro di preparazione cominciato due anni fa, sta partendo in questi giorni al Centro di Riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano il progetto Riabilitazione-Sport finanziato dal Comitato italiano paralimpico nazionale e voluto fortemente dai dirigenti del Centro e del Cip Sardegna.
    Grazie a una convenzione appena firmata, i pazienti del Centro potranno scegliere la pratica sportiva a loro più congeniale tra tiro a segno, scherma, tiro con l'arco, pesistica e tennistavolo. "Per i nostri assistiti sarà un'opportunità in più per non sentirsi pazienti e per rimettersi in gioco e noi ci mettiamo tutta la nostra professionalità, il nostro impegno e il nostro cuore", ha spiegato il direttore sanitario del Centro Tomas Dore presentando il progetto. La stessa opportunità sarà offerta anche a pazienti di altre strutture dell'isola.
    L'obiettivo, confermato anche dal presidente del Centro don Gianfranco Murru e dalla neo presidente del Cip Sardegna Cristina Sanna, è quello di far diventare il Santa Maria Bambina un punto di riferimento per tutta la Sardegna, come lo è già, del resto, per tutte le attività di recupero motorio.
    I corsi cominceranno entro il mese di aprile e gli allievi, come hanno spiegato il vicepresidente del Comitato Paolo Poddighe e il referente del progetto Stefano Cau, saranno seguiti settimanalmente da istruttori specializzati provenienti dalle cinque federazioni coinvolte e utilizzeranno le attrezzature sportive messe a disposizione dal Comitato.
    Cristina Sanna, che ha praticato l'atletica ad alto livello, comunque non ha dubbi: "Chi seguirà i corsi, non dovrà necessariamente diventare campione paralimpico, ma spero che gli interessati non solo facciano registrare miglioramenti nel loro stato di salute, ma che alla lunga decidano di praticare anche a livello agonistico la disciplina a loro più confacente".

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