Sardegna

Soddu,a prossimo governo riforma Regione

Appello in seduta congiunta Cal e Consiglio regionale

Redazione Ansa

"Il prossimo Consiglio regionale dovrà affrontare una sfida: promuovere la riforma della Regione che ancora non è stata attuata". Lo ha dichiarato il presidente del Cal, Andrea Soddu, intervenendo alla tradizionale riunione congiunta del Consiglio delle Autonomie locali con l'Assemblea regionale alla vigilia dall'approdo in Aula dell'ultima finanziaria della legislatura. Riformare la Regione significa, ha spiegato Soddu, "fare sì che dimagrisca, a livello di competenze e funzioni". Secondo il sindaco di Nuoro, "chiunque governerà la Sardegna avrà questo obiettivo da raggiungere assieme a quello di una nuova riforma degli enti locali".

Soddu ha evidenziato anche un altro aspetto che riguarda le indennità economiche di sindaci e amministratori dei piccoli Comuni. "Sono secondo me antidemocratiche - ha denunciato - perché non consentono di svolgere bene il ruolo che sono chiamati a ricoprire. Ricordo che di otto centri in Italia dove non sono state presentate liste, né candidati, 5 sono in Sardegna". Per il resto il presidente del Cal ha ammesso che "in questi cinque anni Giunta e Consiglio hanno posto in essere strumenti migliorativi, penso al Reis, ai 50 milioni per i debiti fuori bilancio dei Comuni, alla programmazione territoriale".
    Un bilancio è stato tracciato anche dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, in apertura dei lavori.

"Rispetto alla progressiva diminuzione dei trasferimenti statali agli enti locali, Consiglio e Giunta hanno mantenuto il Fondo unico, attivato politiche per i più deboli come Reis e Lavoras, ammodernato le scuole, agito per l'eradicazione della peste suina e promosso l'estensione della banda larga". Unica pecca: "Credo che a questo Consiglio sia mancata la volontà di delegare maggiori poteri al Cal, magari prevedendo una nuova audizione in caso di parere contrario al provvedimento legislativo (la finanziaria) in esame per cui è richiesto il parere obbligatorio". Questo, ha auspicato Ganau, "ritengo sia l'unico obiettivo da raggiungere per migliorare il rapporto tra organo legislativo ed Enti locali e favorire così la piena e leale collaborazione".
   

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