Sardegna

Medici, a Sassari a rischio diritto a salute

Striscione CasaPound, struttura non si tocca

Redazione Ansa

La difesa del diritto alla salute passa per la continuità assistenziale del Policlinico Sassarese.  Seppure partendo da diversi assunti, Lo sostengono Davide Piredda, segretario territoriale del CoAS Medici Dirigenti di Sassari e i militanti di CasaPound. Questi ultimi hanno affisso davanti all'ospedale di viale Italia uno striscione. "200 lavoratori e migliaia di pazienti: il Policlinico non si tocca".

"La chiusura del Policlinico Sassarese per la revoca dell'accreditamento a opera della Regione affonderebbe una volta per tutte la nostra città e il nostro territorio - sostiene Piredda - Il Policlinico è patrimonio di Sassari, è una realtà radicata nel territorio ed eroga prestazioni di livello non si può immaginare di poter colmare su due piedi un simile vuoto". Piredda si chiede "fino a quando questa classe dirigente abuserà della pazienza mal riposta dei sassaresi" e rivolge il suo pensiero alle famiglie dei duecento lavoratori e ai malati che fruiscono delle cure della struttura". Per il CoAS "con ciò che sta accadendo al Policlinico Sassarese si ripete un film già visto nelle nostre recenti trattative sindacali in difesa dei medici dell'Aou di Sassari - conclude Piredda - auspichiamo che l'impegno di questi giorni da parte dell'assessore Luigi Arru e della giunta regionale passi dalle pagine dei giornali ai fatti e non si disattendano le aspettative e le esigenze dei cittadini".

"È disarmante la serenità con cui il presidente del consiglio Gianfranco Ganau e l'assessore della Sanità Luigi Arru hanno disatteso le promesse fatte a lavoratori e pazienti", osserva invece Andrea Farris, coordinatore cittadino CasaPound, perplesso anche per "l'atteggiamento di alcuni consiglieri di maggioranza eletti nel Sassarese, che accantonano gli interessi del Nord Ovest Sardegna per quelli di partito". Per lui "la situazione è tragica, 200 famiglie rischiano lo stipendio - conclude Farris - e 2mila prestazioni sanitarie saltano col diritto alla salute dei sassaresi".
   

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