Sardegna

Tirrenia:Sardegna si appella a Toninelli

Assessore, convenzione da rivedere su servizi e tariffe

Redazione Ansa

La Regione Sardegna contesta ancora una volta la convenzione tra lo Stato e la Tirrenia che scadrà nel 2020 e che regola la continuità territoriale marittima. Stavolta l'assessore ai Trasporti Carlo Careddu ha deciso di scrivere al titolare del Mit, Danilo Toninelli, per chiedere "il suo intervento in merito all'attuale convenzione", ma anche alla prossima, e in particolare "al ruolo che la Sardegna dovrà avere nella determinazione del suo contenuto, tema già all'attenzione della commissione paritetica e del Parlamento".

Nella lettera Careddu ricorda a Toninelli che "il contratto che disciplina i servizi marittimi da e per la Sardegna, stipulato nell'agosto 2012, non ha visto a suo tempo il coinvolgimento della Regione e non corrisponde alle nostre esigenze di connettività per quanto riguarda porti collegati, regime tariffario e regole di gestione dell'accordo".

L'assessore puntualizza che "alla scadenza del primo periodo regolatorio triennale, le parti devono procedere alla verifica delle condizioni economiche-finanziarie della convenzione per poi adottare le necessarie misure di riequilibrio intervenendo sul perimetro dei servizi e sulle tariffe". Ebbene, scrive Careddu, "il termine è oramai abbondantemente scaduto il 31-12-2015". La Regione "a più riprese ha sollecitato al ministero dei Trasporti senza ottenere riscontro, se non la convocazione di un tavolo tecnico congiunto che non è stato poi produttivo di alcuna conseguenza", osserva l'esponente della Giunta.

"Il coinvolgimento dell'amministrazione regionale nel valutare modifiche sugli accordi che regolamentano la continuità è diventato obbligatorio dal 2014", spiega ancora Careddu. Che poi attacca: "sono certo che comprenderà come il regime convenzionale vigente e la politica tariffaria mortifichino il diritto alla mobilità dei residenti e le esigenze di accessibilità dell'Isola". Infine lancia un allarme: "Ad oggi la compagnia ha messo in vendita solo i collegamenti fino al 31 gennaio 2019, impedendo oltre tale data ogni possibile attività di programmazione delle esigenze di mobilità e accessibilità, dell'imminente stagione turistica e della movimentazione delle merci".
   

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