Sardegna

Arru, nessun rischio per Febbre del Nilo

Casi accertati sull'uomo restano tre più una sacca di sangue

Redazione Ansa

Nessun nuovo caso di febbre del Nilo accertata nelle persone oltre ai tre casi riscontrati quest'estate nell'Oristanese e alla sacca di sangue trovata positiva alla West Nile il 3 settembre. Il fenomeno non deve essere sottovalutato ma "per la popolazione non esiste alcun rischio". E' il messaggio che l'assessorato regionale alla Sanità ha voluto veicolare illustrando i dati epidemiologici aggiornati sulla diffusione della Febbre del Nilo nell'Isola.

Come ha spiegato il titolare della Sanità, Luigi Arru, "abbiamo pensato di ricondurre a giusta dimensione e proporzione il problema: ci sono stati tre casi clinici, ma ricordo ai cittadini che la maggior parte delle volte l'infezione non determina la malattia". Oggi, ha aggiunto, "vogliamo spiegare che il sistema sanitario regionale, con la collaborazione dei servizi veterinari, del dipartimento di prevenzione e dell'istituto zooprofilattico, ha sviluppato un monitoraggio con trappole per verificare il numero di zanzare positive al virus".

Arru ha anche ricordato che quello in corso "è un periodo particolare per piovosità, temperature elevate e umidità". L'unità di crisi ha comunque ribadito ancora una volta le indicazioni sulla prevenzione della West Nile, tutte elencate in un opuscolo dell'Ats. "Norme elementari", le ha definite Arru.

Tra queste: l'utilizzo di repellenti per zanzare all'aperto, schermare porte e finestre con zanzariere, svuotare di frequente i sottovasi per evitare che l'acqua ristagni, verificare la pulizia di grondaie. All'incontro dell'Unità di crisi con la stampa era presente anche Umberto Oppus. Il direttore dell'Anci ha spiegato che "pur in situazioni di difficoltà economiche, le province si occupano costantemente delle disinfestazioni nei territori comunali".

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