Sardegna

Peste suina,spaventa virus in est Europa

Vertice a Sassari dei servizi veterinari Ats su eradicazione

Redazione Ansa

Stato di attuazione del programma regionale di eradicazione della Peste suina africana e diffusione del virus nei Paesi dell'Ue, che spaventa i produttori. Questi i due aspetti al centro della riunione dei servizi veterinari dell'Ats che si è tenuta a Sassari. Sul primo ha fatto il punto il coordinatore unico dell'Ats Sardegna sulla Peste suina africana, Francesco Sgarangella.

"Nel biennio 2017/2018 - ha detto - i veterinari hanno ispezionato oltre 15mila aziende suinicole e hanno effettuato centinaia di controlli sulla filiera agro-alimentare, sulle macellazioni, sulla trasformazione e sulla commercializzazione dei prodotti". Obiettivo, "mettere in sicurezza gli allevamenti dal virus della Peste suina africana che purtroppo continua a circolare nei cinghiali e negli animali bradi, anche se in misura molto ridotta rispetto al passato".

Il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, Alberto Laddomada, ha descritto invece lo stato di diffusione nei paesi dell'Unione europea: "Se in Sardegna il numero dei focolai diminuisce, nei paesi dell'Europa orientale si registrano nuovi casi di peste suina africana". In particolare, "attualmente la presenza del virus è molto sentita in Polonia e in Romania, mentre in Belgio sono stati ritrovati, nei giorni scorsi, alcuni cinghiali infetti".

"Il quadro - ha osservato Laddomada - da un lato evidenzia la qualità del lavoro fatto nell'Isola, dall'altra alimenta la tensione attorno alla malattia allontanando la possibilità di allentare le misure restrittive adottate nei confronti della Sardegna". Ecco perché, ha concluso, "è quanto mai necessario un ulteriore sforzo per raggiungere l'obiettivo dell'eradicazione del virus dalla nostra Isola".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it