Sardegna

Centrodestra disegna alleanze,stop a Pds

Al primo tavolo manca l'Udc, Cappellacci resta alla guida di Fi

Redazione Ansa

Centrodestra sardo ai blocchi di partenza in vista delle regionali di febbraio 2019. I coordinatori di Lega-Psd'Az, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Riformatori sardi si sono incontrati nella sede della Lega in viale Sant'Avendrace. Mancava l'Udc perché il coordinatore Giorgio Oppi si trovava in commissione Sanità per l'audizione dell'assessore Arru. Oltre due ore per definire il perimetro della coalizione e discutere i temi comuni a tutte le forze politiche. Innanzitutto porte sbarrate al PdS, mentre al candidato alla presidenza si arriverà una volta definite alleanze e programma.

"Partiamo da qua - ha detto il commissario Lega per la Sardegna, il deputato Eugenio Zoffili, che coordinerà il tavolo di lavoro della coalizione - da questi soggetti, ed eventualmente siamo aperti ad altre realtà e altre componenti in Sardegna". "La valutazione la faremo a partire dai contenuti", ha aggiunto Ugo Cappellacci. il deputato ha ritirato le sue dimissioni da coordinatore regionale di Forza Italia e proseguirà a guidare il partito dopo un confronto avuto con il Silvio Berlusconi.

"Sul Pds sono state espresse alcune pregiudiziali", ha dichiarato il segretario del Psd'Az Christian Solinas. In particolare, ha precisato il coordinatore di Fratelli d'Italia, Paolo Truzzu, "si tratta di un ragionamento su chi ha sostenuto il centrosinistra e la Giunta Pigliaru, non vogliamo realizzare ammucchiate né dare l'idea agli elettori che c'è un clima di confusione, il perimetro è questo e si allarga con chi si riconosce come alternativa al centrosinistra e a questa Giunta che ha devastato la Sardegna". Nella coalizione anche i Riformatori: "Le due condizioni da noi poste, insularità e accise, sono state raccolte con entusiasmo", ha spiegato il coordinatore Pietro Fois. Che sul Pds dice: "Se ha governato con il centrosinistra sino ad oggi se ne dovrà assumere le responsabilità". Prossimo appuntamento del tavolo, massimo entro due settimane. "Entro i prossimi 15 giorni la coalizione si rivedrà e valuterà i possibili allargamenti del perimetro - ha annunciato Solinas.

MANINCHEDDA, MAI CHIESTO CONFRONTO. "Noi non abbiamo mai chiesto di sederci al tavolo del centrodestra". Lo precisa all'ANSA il segretario del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, replicando all'indisponibilità del centrodestra al dialogo con il partito indipendentista a causa della sua attuale partecipazione nella maggioranza che sostiene la Giunta Pigliaru. "Abbiamo sempre lavorato per far dialogare i sardi che hanno votato fino a oggi centrodestra e centrosinistra nel nome degli interessi nazionali dei sardi - aggiunge l'ex assessore dei Lavori pubblici - sono onorato di essere riconosciuto come avversario, sebbene non abbia richiesto dei esserlo perché questo avviene in ragione della mia militanza in favore dell'unità dei sardi". Non solo: "Anche nei metodi siamo diversi, noi cerchiamo di unire i sardi dal basso come accadrà il 23 ad Abbassanta, al centro congressi Losa, altri fanno tavoli verticistici".

In ogni caso, spiega, "continueremo nel tentativo di unire i sardi per una proposta nazionale alle prossime regionali con la stessa serenità e forza avuta sino ad oggi". "Peraltro - conclude - chi sta preparando la rivolta fiscale contro governo italiano ha qualche difficoltà a sedersi ai tavoli dove si dimentica che l'attuale governo che sta facendo la Finanziaria non ha in mente di restituire 1,6 miliardi di accantonamenti che i precedenti governi italiani non hanno restituito alla Sardegna"

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