Sardegna

Ex miniera pronta per Einstein Telescope

Confermata candidatura sito Sos Enattos in provincia di Nuoro

Redazione Ansa

Osservare l'universo dalle ex miniere della Sardegna. Una in particolare, Sos Enattos a Lula (Nuoro), ha tutte le caratteristiche per ospitare il progetto Einstein Telescope (ET) e far diventare l'Isola un punto di riferimento della ricerca internazionale. Il sottosuolo del sito del nuorese è infatti uno dei luoghi ideali per "ascoltare" le onde gravitazionali.

L'area è interessata da un rumore sismico debolissimo e la densità di popolazione è una delle più basse d'Europa, elemento fondamentale per realizzare un'infrastruttura sotterranea in grado di esplorare il cosmo. Per questo, scienziati e massimi esperti di fisica ritengono possa ospitare il progetto. Ci crede anche la Regione Sardegna, che alla Conferenza biennale della Società italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (Sigrav), in corso a Santa Margherita di Pula, ha confermato la candidatura.

"Le ricadute per Lula e per tutto il territorio regionale sarebbero enormi - ha spiegato l'assessore alla Programmazione, Raffaele Paci - stiamo lavorando insieme a tutte le istituzioni, dal ministero dell'Istruzione all'Istituto nazionale di Fisica Nucleare, dalle Università di Cagliari e Sassari alle comunità locali, per promuovere la candidatura dell'Italia, e quindi della Sardegna".

Secondo il rettore dell'Università di Sassari e fisico, Massimo Carpinelli, "il progetto ET potrebbe avere implicazioni rivoluzionarie per l'astrofisica, la fisica fondamentale e la cosmologia, perché permetterebbe di approfondire le nostre conoscenze sulle origini dell'universo, ecco perché da subito abbiamo proposto e sostenuto la candidatura di Sos Enattos". Il risultato della competizione europea per ospitare ET si conoscerà nel 2020.
   

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