Sardegna

Calcio: il Cagliari espugna Bergamo

Orobici con poche idee dopo eliminazione Europa League

Redazione Ansa

di Stefano Ambu

Contro l'Atalanta hanno trovato tutti e due il modo migliore per festeggiare la convocazione in Nazionale. Barella ha segnato il suo primo gol stagionale. Ed è una rete da match winner, visto che da sola è bastata a regalare al Cagliari la prima vittoria stagionale in campionato. Anche Cragno ha fatto il suo: per la prima volta in tutta la stagione i rossoblu non hanno incassato reti. E cosa c'è di più convincente di un portiere che rimane imbattuto?. Barella e Cragno ora si possono godere l'esperienza azzurra e sognare magari la prima partita nella nazionale maggiore. Per il centrocampista c'è, in caso di esordio, la possibilità di sfatare un tabù: nessun giocatore sardo ha mai segnato in azzurro durante la militanza nel Cagliari. Finora gli unici gol sardo-azzurri sono stati quelli di Zola realizzati mentre giocava con Parma e Chelsea. Una giornata di festa anche per l'allenatore Rolando Maran: dopo la bella prestazione con il Sassuolo è arrivata anche la prima vittoria in A della sua gestione. E la mano del tecnico si è vista tutta: compattezza, pressing alto e voglia di combattere. C'è di più: la squadra sta crescendo anche sul piano del palleggio. Insomma, le parole pronunciate in conferenza stampa ("quando le cose riescono in allenamento, il campo di solito le conferma) non erano di rito o di incoraggiamento: i progressi sono reali. E la partita con l'Empoli può essere davvero archiviata come un incidente di percorso. Bene l'inserimento di Bradaric in regia: può ancora crescere sul piano fisico, ma tatticamente e tecnicamente ha sbagliato davvero poco. Una scelta anche coraggiosa, quella di Maran: per fare spazio al croato ha dovuto sacrificare Cigarini, uno dei leader della passata stagione. Conferma anche per Srna: il difensore croato non ha sbagliato un pallone e ha rischiato anche di segnare. Personalità contagiosa e qualità: valgano per tutti il tunnel più cambio di gioco nella gestione di un pallone non facile con l'avversario praticamente addosso.

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