Sardegna

Aras in piazza, sciopero a oltranza

Al presidio il candidato governatore M5S Mario Puddu

Redazione Ansa

Dipendenti Aras in sciopero da lunedì e oggi di nuovo in piazza per chiedere quattro stipendi arretrati e i relativi rimborsi chilometrici, e l'inquadramento nell'Agenzia Laore come previsto dalla legge 3 del 2009. Oggi, davanti al palazzo del Consiglio regionale, tra i manifestanti c'erano anche il candidato governatore del Movimento Cinquestelle, Mario Puddu, e il deputato grillino Alberto Manca.  "Non possiamo che rilevare il ritardo della Regione su una legge che da dieci anni non viene rispettata, e sugli stipendi - ha detto all'ANSA l'ex sindaco di Assemini - So che ai lavoratori viene chiesto di avere pazienza, ma i politici dovrebbero sperimentare che cosa significa stare quattro mesi senza retribuzione".

Da tempo Manca e il senatore M5S Emiliano Fenu hanno sollevato una polemica con la Regione per il "mancato" invio di dati richiesti dalla Ragioneria dello Stato, necessari per dare un parere contabile sul passaggio dei 300 dipendenti dell'associazione all'Agenzia Laore. Secondo gli esponenti pentastellati, infatti, queste tabelle non sarebbero mai arrivata al Mef. "La difficoltà - ha ribadito oggi Manca - non è tecnica ma di natura politica, perché l'obiettivo della Giunta è cercare di dimostrare che il governo è nemico. In realtà il ministero deve solo dare un parere tecnico".

Paola Naitana, del comitato sit-in, chiede che "i documenti mancanti arrivino a Roma, e chi di dovere faccia in modo che questo accada". Il segretario di Confederdia, Osvaldo Ibba, ha confermato che lo sciopero andrà avanti sino a quando non ci saranno risposte concrete e ha sollecitato "la nomina del commissario straordinario di Aras perché possa far tornare la situazione alla normalità, noi con quattro mensilità di arretrati non possiamo lavorare".
   

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