Sardegna

1 nuova impresa su 3 guidata da giovane

Oltre 15mila realtà attive, Sardegna al nono posto

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 18 AGO - Una nuova impresa su tre in Sardegna è guidata da un giovane imprenditore: sono 15.563 le realtà attive. Attività per edifici e paesaggio, servizi alla persona, ristorazione, servizi agli uffici, attività finanziarie e commercio sono i principali settori nei quali gli under 35 investono i pochi risparmi e le tante energie, non arrendendosi alle difficoltà del mercato, ad un credito asfittico, alla tanta burocrazia e alla concorrenza sleale, italiana e straniera. E' quanto emerge dall'analisi dell'Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati di Unioncamere-Infocamere di giugno 2018.
    Le realtà under 35 attive in Sardegna sono 15.563. Le nuove iscrizioni, nel secondo trimestre, sono risultate 777 con un saldo (aperture-chiusure) tra aprile e giugno di 518 attività.
    La "young economy" isolana, con il 29,7%, è al nono posto in Italia per le quote di iscrizioni under 35 sul totale delle iscrizioni agli albi delle imprese delle Camere di Commercio (al primo posto c'è la Calabria con il 40,9%, al secondo la Campania con il 40,8% contro una media italiana del 30,8%).
    Nel complesso, il peso dell'imprenditoria giovanile sarda sul totale delle imprese regionali è del 9,2%, percentuale che appare determinante per assicurare il ricambio della base produttiva regionale. Rispetto alla media delle imprese, quelle giovanili scontano però una fragilità maggiore dal punto di vista patrimoniale. Con riferimento alle imprese costruite in forma di società e con un capitale dichiarato, la quota di imprese under 35 con capitale sociale superiore ai 10mila euro è nettamente inferiore alla media di ognuna delle classi.
    Quanto alla rappresentatività della società italiana, rispetto alla media generale l'imprenditoria giovanile vede una presenza relativamente maggiore di imprese femminili (il 28,9% contro una media generale del 21,9%) e della componente straniera di provenienza extra UE (il 15,9% contro il 7,7%).
    (ANSA).
   

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