Sardegna

Latte: oltre 300 mln di litri prodotti

Prezzo a 80 cent/litro ma produttori chiedono almeno 0.90 euro

Redazione Ansa

 Per la prima volta la Regione presenta i dati reali sulla produzione del latte in Sardegna.  L'ammontare per le annualità agrarie 2015-16 e 2016-17 è rispettivamente di 331,9 e 317,4 milioni di litri. Numeri che rispecchiano sostanzialmente le informazioni inviate da tutti i pastori, tenuti infatti a trasmettere le fatture rilasciate dai trasformatori per accedere al finanziamento di 45 milioni (13 euro a capo) stanziato dalla Regione nello scorso autunno per aiutare le aziende colpite dal calo del prezzo del latte e dalla siccità. Attualmente il prezzo del latte si attesta 0,80 centesimi a litro ed è risalito rispetto allo scorso anno quando crollò a 0,60/0,65 cent. Il prezzo ideale, come ha precisato il presidente di Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos), Salvatore Pala, è almeno di 0,90. Nel 2014-15-16 il prezzo è stato in media poco sopra l'euro fino al crollo dell'ultimo anno per riprendersi a fine stagione.

Obiettivo della raccolta dati, ha spiegato l'assessore all'Agricoltura, Pier Luigi Caria, "era proprio quello di renderli pubblici per i diversi portatori di interesse da un lato e di consegnarli all'Oilos, in modo da attivare tutte le procedure per governare il mercato del settore". In questo modo, ha aggiunto, "c'è un soggetto, l'Oilos, in grado di dire come stanno le cose veramente: il prezzo del latte, infatti, spesso risente delle dinamiche di una comunicazione non corretta, basta una notizia per scatenare una dinamica di mercato che alla fine si ripercuote sul ramo più debole della filiera, cioè i pastori".

Sulla quantità prodotta, Pala sostiene che l'ideale è di 270 milioni di litri destinati alla trasformazione in pecorini e 40/50 milioni in latte non trasformato. Con i dati certi sarà più agevolata l'attività di programmazione delle produzioni casearie così da riuscire a governare mercato ed evitare le oscillazioni che ciclicamente investono le produzioni ovicaprine sarde. Nel momento in cui si produce un pecorino in quantità superiori a quelle che il mercato è capace di assorbire, il bene stesso si svaluta, e di conseguenza la materia prima, cioè il latte.
   

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