Sardegna

Bufera sanità, scontro solo rinviato

Nuovo strappo Pds, assessore Arru di fatto sfiduciato dall'Aula

Redazione Ansa

Il Partito dei sardi non molla la presa sulla sanità. L'appuntamento con l'ordine del giorno di censura nei confronti dell'assessore Luigi Arru è solo rinviato a settembre, alla ripresa dei lavori del Consiglio regionale. "Il documento è stato depositato ieri, ma non l'abbiamo potuto discutere perché il regolamento impone il voto, in assenza di un odg unitario, non prima di tre giorni", spiega il capogruppo Gianfranco Congiu a 24 ore dalla seduta fiume dell'Aula che ha visto Arru sul banco degli imputati, anche se poi è uscito indenne dalla mozione di sfiducia presentata dall'opposizione.

Se era scontato che la maggioranza facesse quadrato attorno all'assessore, resta lo strappo all'interno del centrosinistra, con un partito della coalizione che sostiene la Giunta Pigliaru intenzionato realmente a "censurare" l'operato di Arru. "Il problema non è la persona - precisa Congiu - ma indurla a fare ciò che il Parlamento sardo ha deliberato in tema di rete ospedaliera e di malati diabetici, a questo serve l'odg di censura".

Due punti, dunque: da una parte la riforma sugli ospedali licenziata dal Consiglio nel 2017 ancora ferma al palo, dall'altra la mancata attuazione delle richieste dell'Assemblea in merito alla distribuzione ai diabetici degli apparecchi che consentono la misurazione della glicemia senza bisogno di pungersi più volte al giorno. "In entrambi i casi - attacca l'esponente del Pds - l'assessore non è stato rispettoso del deliberato dell'Aula".

"E' vero, ieri non è passata la sfiducia dell'opposizione e non è stato possibile votare la nostra censura, ma di fatto - insiste Congiu - con la nostra mozione sui diabetici e quella dei Riformatori sulla rete ospedaliera passate all'unanimità, Arru, anche se non formalmente, è tornato a casa sfiduciato". La pensa allo stesso modo - ma da un punto di vista diverso - il primo firmatario della mozione di sfiducia non approvata, Marco Tedde (Fi). "Anche i consiglieri di centrosinistra non hanno risparmiato forti critiche all'azione politica di Arru e Pigliaru. Il risultato - conferma Tedde - è stato che la sfiducia è stata respinta secondo la logica dei numeri, ma è stata accolta nella sostanza".
   

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