Sardegna

Razzismo:barista,per me non cambia nulla

Nel post anche i ringraziamenti per solidarietà sul web

Redazione Ansa

di Manuel Scordo

È tornato a lavorare tranquillamente e quella frase con cui quattro giovani clienti chiedevano di non essere serviti da lui, gli è scivolata addosso: ha indossato l'uniforme del locale ed ha ripreso a servire ai tavoli come aveva fatto negli ultimi giorni. Mamadou Niang, il cameriere 18enne di origine senegalese, vittima di un episodio di razzismo a Cala Gonone, località turistica sulla costa di Dorgali, in provincia di Nuoro, si è già gettato alle spalle il brutto episodio. Ma ha affidato alla sua pagina Facebook una frase per ringraziare chi gli è stato vicino. "Vi volevo ringraziare per la solidarietà mostrata in questo episodio - scrive il 18enne -. Questo fatto non cambierà nulla di me sarò sempre lo stesso e non cambierò mai, grazie ancora".

Poche righe corredate da una foto davanti all'ingresso dell'Iris Cafè di Cala Gonone, dove si è verificato l'episodio. Immediata la "reazione" del web: centinaia di condivisioni, like e commenti seguiti sempre da un ringraziamento dello stesso Mamadou. "Mi dispiace che nel 2018 esista gente così arretrata. Non farti turbare da questi idioti, continua a seguire la tua strada. Se la loro mente non è aperta, che tengano chiusa anche la loro bocca", scrive qualcuno; "Alcune persone hanno bisogno di accettare che il mondo è bellissimo proprio perché è anche pieno di colori", sottolinea qualche altro internauta, "ci vergogniamo molto per quello che è successo allo stesso tempo siamo orgogliosi del tuo comportamento e di quello dei tuoi datori di lavoro. Noi non ci rassegniamo al razzismo", scrivono ancora altri, dissociandosi dalle parole di quei quattro ragazzi.

Anche il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru ha affidato ai social network il suo commento. "La Sardegna non è terra di razzismo. Da Dorgali una lezione di civiltà che è un esempio per tutti", scrive su Facebook il presidente. La pensa allo stesso modo la sindaca di Dorgali. "Il nostro non è decisamente un Comune razzista. Abbiamo sempre accolto gli stranieri che arrivano qui per lavoro o per vacanza. Quello tenuto dai questi ragazzi, non è un comportamento che ci appartiene - ha detto Maria Itria Fancello - ci sono tanti nord africani e stranieri che lavorano a Cala Gonone e non si erano mai registrati episodi di questo genere".

Stupito dal grande risalto mediatico il titolare dell'Iris Café Dionigio Fronteddu. "Non ci aspettavamo tutta questa notorietà, abbiamo fatto quello che era giusto fare e che siamo abituati a fare - ha detto il proprietario del locale -. Da quando Mamadou ha iniziato a lavorare con noi sembra far parte della nostra famiglia da sempre".

 

   

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