Sardegna

Cagliari, certificati laurea Blockchain

Primo ateneo in Italia a utilizzare nuova tecnologia

Redazione Ansa

Laureato alla Sorbona con il massimo dei voti? Per scoprire se è vero ora le cose cambiano: addio titoli inverosimili o voti gonfiati. Dopo il Mit - la prestigiosa università statunitense - l'ateneo di Cagliari è il primo non solo in Italia, ma anche in Europa, che utilizzerà i certificati di laurea blindati, per validità e integrità, dalla Blockchain. Insomma il 'Dott.' esibito nel biglietto da visita o nella cassetta delle lettere non fa più testo o impressione.

Basta pergamene e certificati fasulli o comunque tutti da verificare: il titolo è trasparente, ma allo stesso tempo sicuro. L'innovativo sistema permette di emettere documenti digitali certificati, assicurandosi che non siano manipolabili o falsificabili. "Con questo strumento - spiega il prof. Gianni Fenu, docente di Informatica e delegato del Rettore per l'Informatica dell'Ateneo di Cagliari - ad ogni sessione di laurea, dopo la generazione dei certificati in formato europeo standard, le 'firme' informatiche di tali certificati saranno registrate dall'Università sulla blockchain di Ethereum.

Si tratta della seconda criptovaluta per valore dopo Bitcoin, nata proprio per facilitare le applicazioni complesse di questo tipo". Le garanzie? Matematiche. "Se la 'firma' informatica del documento posseduto coincide con quella registrata, è garantita l'integrità del documento. La probabilità di ottenere una coincidenza casuale è minore di uno diviso per un numero di 77 cifre". La soluzione è stata sviluppata in collaborazione con FlossLab srl, primo spinoff dell'Università di Cagliari e azienda all'avanguardia nello sviluppo di applicazioni con l'utilizzo di questi sistemi informatici. Il servizio sarà progressivamente esteso a tutti i corsi di laurea. In questo modo, l'Università di Cagliari si porrà all'avanguardia mondiale nell'uso della blockchain per dare servizi agli studenti.

"Abbiamo deciso di garantire l'autenticità dei certificati europei dei nostri laureati con questa tecnologia, perché intendiamo dotarli di uno strumento moderno, semplice e immediato, utilizzabile ovunque nel mondo - spiega la Rettrice Maria Del Zompo -. Un certificato di laurea, sia cartaceo sia in formato digitale, è facilmente falsificabile o alterabile. Grazie a questa tecnologia, i nostri studenti potranno garantire l'autenticità e l'integrità dei loro certificati digitali a potenziali datori di lavoro in tutto il mondo, in modo semplice e gratuito".

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