Sardegna

Aias: 300 in piazza per gli stipendi

Sindacati autonomi contro Regione, "indebitamento è colpa sua"

Redazione Ansa

L'immediata conferma dell'attuale convenzione regionale con l'Aias, il pagamento all'associazione delle quote sociali da parte dei Comuni e delle prestazioni già effettuate nel 2017/2018 da parte dell'Ats; infine, coperture certe per pagare gli stipendi dovuti, dieci in tutto. Questi i motivi che hanno spinto oggi almeno 300 dipendenti dell'Aias a manifestare, ancora una volta, davanti al palazzo del Consiglio regionale sotto la guida della Confederazione sindacale sarda (Css) con Ugl e Fials, Isa e Confinesa. Giacomo Meloni, di Css, attacca: "l'indebolimento dell'Azienda è dovuto alla elevata entità del credito che essa vanta nei confronti della Regione Sardegna", chiarisce. "Un credito consistente che ammonta a diversi milioni di euro e che comprende le quote sociali in capo ai Comuni, le prestazioni sanitarie effettuate in capo all'Ats e le spese di trasporto".
    C'è poi "il contenzioso nei confronti delle vecchie Asl - spiega ancora Meloni - di cui si sta in parte occupando il tribunale amministrativo e anche l'autorità giudiziaria che ha emesso i relativi decreti ingiuntivi a cui la Regione oppone resistenza immotivata". Alberto Littarru del Comitato spontaneo dei dipendenti ha annunciato che la mobilitazione continuerà "fino a quando non vedremo i bonifici dell'Ats verso l'Aias". I sindacati chiedono all'assessore alla Sanità, Luigi Arru, di dare seguito alla risoluzione della commissione del 12 luglio che lo impegna ad adottare ogni iniziativa per sospendere i procedimenti nei confronti di Aias in attesa di una verifica sui crediti maturati dalla società.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it