Sardegna

Musica: jazz sulle spiagge del Sulcis

Torna a settembre festival S.Anna Arresi nel segno integrazione

Redazione Ansa

Concerti dall'alba al tramonto tra piazze e luoghi identitari tra Sant'Anna Arresi, San Giovanni Suergiu e Masainas, nel Sulcis Iglesiente. Ma anche nelle spiagge dove avvengono gli sbarchi dei migranti, nel tratto di costa di Porto Pino e il Golfo di Palmas. Dall'1 al 9 settembre è tempo di "Ai confini tra Sardegna e jazz": i diversi linguaggi innovativi della musica in straordinari contesti paesaggistici. Parla di integrazione la 33/a edizione del festival che nel sottotitolo, "Integrazioni sui 7/8", richiama il pianoforte, cuore della rassegna, che porta sul palco un centinaio di artisti tra cui Rob Mazurek, Lonnie Smith, Joe Chambers, e tanti altri (programma completo su www.santannarresijazz.it), chiamati con i percorsi sonori a interpretare e improvvisare sul tema del festival.

"Un tema più che mai attuale", ha sottolineato Basilio Sulis, anima del festival e presidente dell'associazione Punta Giara, che lo organizza, e che annuncia: "questa è la mia ultima conferenza stampa, dopo 35 anni lascio la carica di presidente dell'associazione". Integrazione fra culture, popoli, generi e stili musicali. Ma anche fra giovani musicisti sardi e il mondo. Da qui la coproduzione con il Conservatorio di Cagliari che vede Tyshawn Sorey dirigere 70 musicisti nel ricordo di Butch Morris.

Tra gli ospiti David Murray, che realizzerà un concerto sulla base di partiture trovate nell'archivio di Morris. Murray terrà un secondo concerto di stampo improvvisativo dedicato al tema della rassegna in quartetto. "Ai confini tra Sardegna e Jazz" fa parte di Sardinia Jazz, network costituito nel 2015 e presieduto da Giuseppe Giordano. Musica ma anche laboratori workshop ed escursioni, occasione per conoscere le bellezze naturalistiche e archeologiche del territorio. " Per nove giorni questo lembo di terra diventa una piccola piattaforma della pace con l'incontro tra musicisti e un pubblico internazionale", ha concluso Basilio Sulis. L'assessore Regionale alla Cultura Giuseppe Dessena ha sottolineato: " E' una storia consolidata quella del festival e di qualità certificata".
   

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