Il Clan dei ricciai, realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e del Comune di Cagliari, si aggiudica il Premio Ucca - l'Italia che non si vede.
La giuria del premio, composta da Maria Luisa Brizio, Alice Bolognesi, Letizia Lucangeli, ha decretato Il clan dei ricciai miglior film del Concorso Biografilm Italia, a Bologna, in quanto il docufilm di Pietro Mereu "ha saputo raccontare con naturalezza ed eleganza una storia di riscatto e dignità attraverso una solida narrazione e immagini nitide e poetiche di volti e luoghi".
"Sono molto felice - dichiara il regista - che il mio film abbia vinto questo premio perché l'Italia che non si vede è proprio quella che ho cercato di far vedere con Il clan dei ricciai ed è quella che ha tante storie interessanti da raccontare. Ringrazio i produttori che hanno creduto nel progetto, il Biografilm per averlo accolto e la Sardegna Film Commission per averlo sostenuto e continuare a sostenerlo".
L'opera si aggiudica un assegno di 1.000 euro e un accordo di distribuzione nazionale con "L'Italia che non si vede. Rassegna Itinerante di Cinema del Reale" a cura dell'Unione dei circoli cinematografici Arci.
Il docufilm si addentra tra i quartieri popolari e i mercati cagliaritani, il golfo, il carcere di Uta e l'ex carcere di Buon Cammino. In 67 minuti Mereu racconta la vita, tatuata sul corpo e marchiata da anni di reclusione, di un piccolo gruppo di ex detenuti. Andrea, Massimo, Simone e Bruno hanno trovato il loro riscatto con la pesca dei ricci. Un lavoro durissimo che si svolge nei mesi più freddi dell'anno.
Premiato il docufilm Clan dei ricciai
Miglior film nel concorso Biografilm di Bologna