Sardegna

Grande Guerra: marcia Aritzo-Lanusei

Passeggiata di 55 chilometri, c'è anche l'80enne Zigheddu

Redazione Ansa

Una marcia di 55 chilometri per i sentieri in mezzo ai boschi tra Aritzo e Lanusei per ripercorrere la vecchia camminata dei giovani chiamati dal comando militare per la visita di leva alla vigilia della prima guerra mondiale. La comitiva di circa trenta persone è partita stamattina. E tra loro c'è anche Francesco Calledda, detto "Zigheddu": a ottanta anni si prepara a una nuova impresa. Ma è ben allenato: ogni giorno percorre in media 25 chilometri. E più o meno ogni anno il conto arriva a 8.000 chilometri.

Quest'anno la camminata ha un sapore speciale perché ricorre il centenario della fine della Grande Guerra. "Aritzo, il mio paese - racconta Zigheddu all'ANSA - ha pagato caro il prezzo del conflitto con trentasei morti. Ma alcuni sono scomparsi negli anni successivo alla guerra per le gravi ferite riportate". Quest'anno a sostenere la passeggiata c'è anche il Cai, il Club alpino italiano. "Anche i ragazzi come mio padre, classe 1899 - spiega Zigheddu - per presentarsi alla leva andavano a piedi. Erano accompagnati dal sindaco che garantiva per la loro identità. Molti andavano scalzi perché non avevano le scarpe o, anche se le possedevano, non erano abituati a indossarle per camminate così lunghe".

Dopo il raduno ad Aritzo, è cominciato il percorso verso le pendici del Gennargentu, sotto la punta La Marmora. La prima tappa termina più o meno a metà strada al villaggio nuragico di Ruinas: lì si mangia e si dorme. Per essere riposati quando la mattina successiva si riparte passando per Perda Liana e la stazione di Villagrande. Da lì poi l'ultimo tratto per Lanusei, sino alla vecchia sede del Comando militare.
   

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