Sardegna

Villasimius, censimento fauna ittica

Progetto Ministero-Università per pesca più sostenibile

Redazione Ansa

Uno studio scientifico per determinare la quantità e la qualità del pescato, che consentirà di migliorare il piano di gestione della pesca sostenibile nell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Il progetto, finanziato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali con uno stanziamento di 50mila euro, vedrà la collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente dell'Università di Cagliari, i biologi dell'Area Marina e la Cooperativa Pescatori di Villasimius, che ospiteranno i ricercatori a bordo dei propri pescherecci.
    La ricerca, che rientra nella misura ministeriale "Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell'ambito di attività di pesca sostenibili", inizierà già la prossima settimana, proseguirà fino a dicembre e prevede 40 uscite in barca, in cui anche i pescatori, oltre a mettere a disposizione le proprie imbarcazioni, avranno un ruolo attivo con la compilazione di una diario dei dati del pescato.
    Gli studi saranno concentrati in alcune aree dell'Area Marina e la fauna ittica sarà analizzata e classificata dal punto di vista quantitativo e qualitativo. "Si tratta di uno studio molto importante, che completerà le ricerche già condotte nel 2013 e nel 2015 e permetterà di avere una visione più circostanziata dello stock ittico in Area Marina, e in funzione dei risultati che emergeranno sarà possibile adeguare e ottimizzare il piano di gestione della pesca sostenibile", spiega il direttore dell'AMP Capo Carbonara, Fabrizio Atzori.
    "Ma mentre gli studi precedenti erano stati finanziati direttamente dall'Area Marina, è la prima volta che un progetto di questo tipo viene sostenuto dal ministero", aggiunge Atzori.
    La ricerca censirà anche i mammiferi marini avvistati, con particolare attenzione ai delfini e ai danni che provocano alle reti.

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