Sardegna

Posidonia Alghero, rimozione del Comune

Sindaco, addebiteremo costi agli stabilimenti balneari

Redazione Ansa

"Se gli stabilimenti balneari non rimuoveranno subito la posidonia spiaggiata, ci penserà il Comune e gli addebiterà i costi". Lo annuncia il Comune di Alghero. Tra mareggiate, dubbi interpretativi sulle norme regionali, progetti di vagliatura sperimentali, il risultato è pessimo: ad oggi cumuli di posidonia occupano gran parte del litorale urbano di Alghero, suscitando le ire di turisti, operatori turistici, cittadini e dello stesso Comune, che rispedisce al mittente ogni addebito.

A breve il sindaco Mario Bruno firmerà un'ordinanza urgente e l'avvertimento diventerà un obbligo. "Il direttore generale dell'assessorato regionale degli Enti locali ha chiarito che l'obbligo di rimuovere la posidonia è in capo ai concessionari - spiega l'amministrazione - l'ordinanza del sindaco riporterà decoro e condizioni accettabili in quei tratti di spiaggia urbana ancora ricoperti dalla posidonia". E se ciò non avverrà, "interverrà il Comune e addebiterà i costi ai privati".

La presenza di ampi tratti di litorale inaccessibile "è un danno d'immagine per la città e il turismo", sottolinea Bruno. "Il Lido di Alghero è patrimonio della Sardegna e merita la massima attenzione da parte degli enti competenti, a iniziare dall'assessorato regionale dell'Ambiente - conclude il sindaco - che può sostenere gli sforzi che amministrazione e balneari compiono quotidianamente per presentarlo al meglio".
   

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