Sardegna

Agricoltura di precisione è opportunità

"Finora non colta, intensificheremo nostro impegno"

Redazione Ansa

(ANSA) - ALGHERO, 8 GIU - "L'agricoltura di precisione è un'opportunità straordinaria, ma fin qui non è stata colta pienamente, la Regione non ha investito abbastanza su questo fronte e noi abbiamo ereditato un Piano di sviluppo rurale poco coraggioso". Lo ha affermato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, alla tavola rotonda promossa dall'assessorato regionale dell'Agricoltura insieme a Laore e Agris per fare il punto sull'applicazione nell'Isola dei principi e dei modelli votati all'innovazione dei macchinari e delle pratiche colturali nelle campagne sarde.
    Durante il confronto tra aziende, agenzie agricole regionali, addetti ai lavori e centri di ricerca, ospitato nel centro sperimentale di Bonassai, il presidente ha ribadito che "investire in tecnologia e innovazione può migliorare la qualità delle produzioni", e che "la competitività delle imprese agricole e il benessere delle nostre campagne dipende dalla loro volontà di accettare la scommessa e di predisporsi al cambiamento".
    Ovviamente, la Regione dovrà fare la sua parte. "Finora non si è investito abbastanza su questo fronte, dal confronto con le aziende vogliamo capire come intensificare il nostro impegno".
    Di certo, però, anche l'industria agricola deve fare un passo deciso in avanti. "Serve un ricambio generazionale, i giovani sono più propensi a fare cose innovative - ha concluso - non basta comprare un macchinario, serve l'entusiasmo e la volontà di cambiare decisamente strategia aziendale".
    Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore regionale dell'Agricoltura, Pierluigi Caria. "Abbiamo messo a correre tutte le risorse di cui il Piano di sviluppo rurale disponeva per questa inversione di rotta e abbiamo investito 5milioni di euro - dice - a breve andranno alle oltre 50 aziende ritenute idonee per contribuire a colmare un gap che non è solo sardo, l'Italia è molto indietro rispetto al resto d'Europa". Secondo Caria "serve una certa predisposizione alla tecnologia, serve un'agricoltura istruita, un ricambio generazionale, investimenti aziendali - conclude - sono convinto che questo mix porterà un risultato buono".(ANSA).
   

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