Sardegna

Urbanistica: Erriu, cambio di passo

"Serve coraggio per investire nei centri storici"

Redazione Ansa

"I Piani particolareggiati dei centri storici hanno un valore elevato sotto il profilo identitario e culturale ma comportano scelte difficili, perché non sempre ai proprietari delle case piace sentirsi dire quale colore possono scegliere per la facciata oppure quale tetto possono montare. Lo stesso vale per la tutela delle case tradizionali in terra cruda, per le quali ci sono disposizioni piuttosto rigide. In passato, ognuno faceva un po' ciò che voleva. Oggi non è più possibile. Ecco perché è indispensabile un cambio di passo, senza esagerare con regole e vincoli". Lo ha detto l'assessore dell'Urbanistica Cristiano Erriu all'incontro organizzato dall'Associazione internazionale Città della Terra cruda.

"Questo confronto - ha aggiunto - è un'ulteriore, importante occasione per discutere insieme del disegno di legge di Governo del territorio, in quanto l'urbanistica è soltanto una componente di un testo decisamente più complesso". Secondo Erriu, "occorre coraggio per investire sui centri storici perché, diciamolo chiaramente, è scomodo vivere nei centri matrice: strade strette e penuria di parcheggi sono soltanto alcuni dei problemi più ricorrenti. Inoltre, al momento non ci sono molti strumenti che rendano appetibile per i privati investire in un centro storico per riqualificare un vecchio edificio. Occorre inoltre adeguare i PUC di molti Comuni, ma sinora gli enti locali si sono bloccati di fronte ai tanti adempimenti: è necessario semplificare i passaggi tecnici e burocratici. Una risposta che - ha sottolineato l'assessore - la Regione vuole dare è quella di creare delle condotte urbanistiche: 80 tecnici andranno a lavorare nelle Unioni o per gruppi di Comuni che si consoceranno, per aiutare gli uffici tecnici ad adeguare i Piani urbanistici al Ppr. Il singolo ente locale, soprattutto se è molto piccolo, da solo non ce la fa. La cooperazione intercomunale è una risposta vincente".

Condudendo Erriu ha ribadito che "il ddl garantisce una particolare attenzione alle zone rurali, non solo per salvaguardare gli aspetti paesaggistici ma anche per limitare il consumo del suolo".
   

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