Sardegna

Class action, in 20mila contro Abbanoa

Presentate in tribunale a Cagliari da Unidos e Adiconsum

Redazione Ansa

Su 100.000 clienti coinvolti dai conguagli di Abbanoa, il gestore idrico della Sardegna, quasi 20.000 hanno aderito alla class action promossa, davanti al tribunale di Cagliari, dal movimento Unidos, che fa capo all'ex deputato Mauro Pili, e dall'Adiconsum. Le adesioni sono state presentate questa mattina con una pila di scatoloni.

"La class action contro i conguagli di Abbanoa è la più grande azione giudiziaria collettiva di sempre in Sardegna e una delle più grandi mai attivate in Italia, in ballo ci sono 120 milioni di conguagli - spiega Pili - Migliaia di cittadini utenti e condomini di ogni angolo dell'isola hanno deciso di aderire: un risultato straordinario che consente a migliaia di sardi di far dichiarare una volta per tutte illegittime le pretese della società regionale. Il deposito di questa valanga di adesioni è il punto fermo di una Sardegna che vuole reagire".

"Un grande risultato ottenuto con uno straordinario impegno di Unidos e Adiconsum malgrado tutto e tutti - ha detto Giorgio Vargiu, responsabile regionale di Adiconsum - Oggi più che mai questo strumento si conferma essenziale per la difesa dei consumatori sardi".
   

ABBANOA, BLUFF DI PILI - Il gestore idrico sardo al contrattacco del leader di Unidos Mauro Pili che oggi ha presentato 20mila adesioni alla class action contro i conguagli regolatori. Numeri che, secondo Abbanoa, servono "a smascherare il grande bluff" sull'azione collettiva. "Meno del 3% dei clienti ha aderito alla sua iniziativa elettoralistica. Su 700mila utenze interessate (e non 100.000), infatti, Pili parla di 20mila adesioni - osserva Abbanoa - Sono tra l'altro richieste semplicemente depositate, ma che ora dovranno passare l'esame delle verifiche in Tribunale sulla reale legittimità di ogni singola domanda".

Secondo il gestore, "Pili è a tutti gli effetti il padre dei conguagli regolatori. Il sistema che ha generato lo squilibrio del servizio idrico integrato è stato approvato da lui - osserva Abbanoa - si tratta del Piano d'Ambito del 2002 che porta la sua firma in qualità di commissario straordinario per l'emergenza idrica quando rivestiva la carica di presidente della Regione. Ha approvato gli atti di programmazione, prima della nascita di Abbanoa, con tariffe palesemente insufficienti a coprire i costi reali, determinando cosi la necessità di conguagli.

Il Piano d'Ambito di Pili ha creato un forte disequilibrio nei conti del futuro gestore, varando un sistema fortemente sbilanciato, che registrava perdite annuali di circa 50 milioni di euro, con ulteriori deficit dovuti ai costi sottostimati delle precedenti gestioni dei singoli Comuni". Infine Abbanoa, "seppure fiduciosa rispetto a quelle che saranno le decisioni del giudice in merito ai conguagli regolatori", specifica ancora una volta che "i conguagli regolatori sono una componente della tariffa 2014 per i costi che le aziende hanno sostenuto in passato, quantificata e approvata dall'ente d'Ambito (Egas) e addebitata dal Gestore nei modi stabiliti dall'Autorità nazionale (Arera)".

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