Sardegna

Alghero, turismo a rischio per le alghe

Operatori pronti a marciare su Cagliari, "è calamità naturale"

Redazione Ansa

La straordinaria quantità di posidonia portata nelle spiagge di Alghero dalle mareggiate è "una calamità naturale". Se non verrà rimossa al più presto la stagione turistica "è a rischio". Lo dicono gli operatori balneari e turistici della Riviera del corallo, la cui protesta oggi è stata sostenuta da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Nuovo Centrodestra, Azione Alghero, Lega Nord, Psd'Az e Gruppo misto di minoranza con un sit-in sopra le montagne di posidonia stoccate nella spiaggia di San Giovanni, a ridosso del porto turistico.

"La portata è straordinaria, servono interventi straordinari", dice il consigliere regionale Marco Tedde. La proposta è la rimozione immediata della montagna di alghe dopo le maree, quasi due metri di altezza per due ettari di arenile urbano. "La si porti nell'azienda agricola della Regione, a Surigheddu", è l'idea lanciata oggi- Per Antonio Cipri, del Sindacato italiano balneare, "si sta perdendo tempo con l'interpretazione delle norme". E annuncia una marcia su Cagliari. Nel frattempo gli operatori extralberghieri rincarano la dose: "i turisti chiedono conto di questa situazione e i tour operator stanno per desistere - avvertono - per Alghero sarebbe drammatico".

 Per gli esponenti politici del centrodestra, "ora le spiagge sono impraticabili, gli stabilimenti in difficoltà e i turisti lamentano di trovarsi in un posto diverso da quello descritto da brochure e siti internet".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it