Sardegna

Tassi non da usura,assolti vertici banca

Cagliari, cadono accuse "perchè il fatto non sussiste"

Redazione Ansa

Assolti, perché il fatto non sussiste. Non ci fu usura nei tassi d'interesse applicati dal Banco di Sardegna a un imprenditore di Iglesias, Ignazio Lai, titolare delle società Coires e Sal. Lo hanno stabilito i giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Cagliari che hanno assolto, con la formula più ampia, l'ex presidente della banca Antonio Maria Sassu (anche ex assessore regionale al Bilancio e Programmazione), e i funzionari responsabili della filiale sulcitana, Pietro Atzori e Giampaolo Usai.

Nella sua requisitoria anche il pubblico ministero Giangiacomo Pilia aveva sollecitato l'assoluzione, ritenendo però non che il fatto non costituisse reato, ovvero che mancasse l'elemento soggettivo del dolo. Nel corso del processo, il consulente dell'accusa aveva ritenuto che alla società Coires, impossibilitata a onorare le rate dell'ammortamento del debito, fossero stati applicati interessi moratori per 646 mila euro tra il 2002 e il 2005, superando di 144 mila euro il tasso di soglia che delimita l'usura.

Alla fine, però, anche secondo il pubblico ministero i tre imputati non hanno avuto alcuna responsabilità penale per il tasso applicato, dunque non il reato non si poteva essere configurato. Questa mattina sono state presentate ulteriori memorie dalle parti, prima che il collegio presieduto da Tiziana Marogna si chiudesse in camera di consiglio per la sentenza. A difendere i tre imputati c'erano i professori Luigi Concas e Leonardo Filippi e gli avvocati Pasquale Ramazzotti, Massimiliano Ravenna, Pietro Arru e Nicola Satta.
   

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