Sardegna

Parte da Nuoro 'rivolta' al femminile

Iniziativa di Campo Progressista con parlamentari e consigliere

Redazione Ansa

Si è parlato di questione di genere oggi nell'auditorium dell'Isre a Nuoro all'iniziativa voluta da Campo Progressista, con il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
    Un dibattito animato dall'avvocata Margherita Zurru, a cui hanno preso parte la senatrice Loredana De Petris, la parlamentare Romina Mura e la consigliera regionale Annamaria Busia. "Da Nuoro - è stato sottolineato all'inizio dei lavori - parte una rivolta al femminile per rilanciare la lotta per i diritti, tra cui la richiesta di una Procura nazionale contro il femminicidio, con speciali sezioni di polizia".
    "C'è l'esigenza di riaffermare un nuovo protagonismo delle donne - ha detto De Petris - dal problema della disoccupazione femminile, al non riconoscimento del ruolo della donna nei ruoli apicali, a quello della povertà femminile che hanno sulle spalle intere famiglie. Bisogna fare rete e costruire servizi".
    "Le politiche di genere nel panorama nazionale sono residuali, sembrano quasi infastidire - ha rimarcato Busia - non c'è risposta politica alle donne che abbandonano il lavoro al primo figlio a quelle che sono molto spesso disoccupate e alla violenza su di loro. Se il centro sinistra non saprà ascoltarle anche in vista delle prossime tornate elettorali, sarà dura superare questa impasse".
    Per Mura "è importante l'intervento nel codice penale riguardo alla violenza di genere ma il primo intervento su cui puntare è quello dell'educazione dei bambini".
    Nella seconda parte dell'iniziativa di Campo Progressista c'è stato un confronto tra i giovani nuoresi e Pigliaru. Elisa Meloni ha sottolineato quanto la vita dei giovani non possa solo chiudersi al tempo scolastico e quanto bisogno ci sia di strutture e spazi per socialità e tempo libero, cultura e sport.
    "É vero, Iscol@ non risolve tutto ma aiuta tanto - ha detto il governatore - siamo intervenuti proprio nelle strutture perché quelle diventino una possibilità in più nel territorio di ospitare, integrando didattica, socialità, nuovo civismo, i tanti giovani che vogliono vivere in pieno la loro età".

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