Sardegna

Calcio: Cagliari ko col Genoa (2-1)

Redazione Ansa

di Stefano Ambu

Un'altra sconfitta per il Cagliari. E non consolano più di tanto i passi avanti sul piano del gioco e sulla tenuta del campo. Forse con un po' di fortuna in più - vedi palo di Pavoletti - sarebbero potuti arrivare un pari o addirittura una vittoria. Ma i limiti visti a Genova sono quelli visti e rivisti soprattutto dopo l'infortunio di Cigarini: poco gioco e rare soluzioni per cercare di inquadrare la porta avversaria.

Poi c'è anche la paura di sbagliare. E infatti il Cagliari deve riflettere sull'errore che gli è costato la sconfitta: sul cross sbagliato del Genoa la palla, con la difesa in superiorità numerica, è stata respinta comoda e centrale per il sinistro di Medeiros. Che poi ha trovato il gol della vita, ma questo è un altro discorso.

Quanti danni ha fatto questo ko, il secondo consecutivo, si saprà dopo i risultati delle partite di Crotone e Verona. Una cosa è certa: la squadra di Lopez non è riuscita ad allungare sulla Spal, sempre a tre punti dai rossoblu. E allora ecco che, qualunque cosa succeda oggi, la gara di Verona domenica prossima al Bentegodi diventa la partita della vita. Quella che non si può assolutamente perdere. Anche Lopez, con l'Hellas, si gioca quasi tutto.

Guardando le statistiche il Cagliari con le squadre del suo livello o più giù in classifica fuori casa - unica eccezione la gara con il Chievo - ha sempre preso punti: pari con Sassuolo e Crotone, vittorie con Spal e Benevento. L'idea che si è fatto Lopez è che le prestazioni del primo tempo con il Torino e quella di ieri con il Genoa siano comunque la strada giusta. Il calendario propone, dopo Verona, un altro trittico, concentrato in otto giorni, decisivo per rimanere in A.

Fondamentali saranno soprattutto le gare interne con Udinese e Bologna. In mezzo c'è l'Inter a Milano. Poi c'è la Samp a Genova. E a quel punto sarebbe meglio essere già fuori dai guai perché a maggio si gioca con Roma, Fiorentina e Atalanta. E lì servirebbero miracoli.

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