Sardegna

Lavoratori Apa in presidio in Consiglio

Garau (Uila), riorganizzazione ha finora portato licenziamenti

Redazione Ansa

Un centinaio di lavoratori delle associazioni provinciali degli allevatori (Apa) si sono ritrovati in presidio davanti alla sede del Consiglio regionale, a Cagliari, contro il progetto di riorganizzazione che prevede l'unificazione con l'associazione regionale allevatori (Ara), coordinato dalla sovrastruttura nazionale, l'Aia. La manifestazione indetta unitariamente da Uila Uil, Flai-Cgil e Fai Cisl è solo l'ultimo atto di una protesta iniziata il 28 febbraio scorso, con la proclamazione di uno sciopero ad oltranza.

"Molti dipendenti - ricordano i sindacati - non percepiscono lo stipendio da mesi e 14 lavoratori sono stati licenziati in tronco". "Questi licenziamenti sono stati decisi senza un minimo confronto con i sindacati. Nonostante i finanziamenti pubblici percepiti negli anni, i commissari delle Apa stanno agendo senza un minimo di responsabilità sociale", osserva Gaia Garau segretario regionale della Uila Sardegna. I sindacati hanno chiesto un incontro ai capigruppo dell'Assemblea sarda.

Le Apa si occupano delle attività legate alla vendita e all'acquisto dei capi, dei controlli, della tenuta dei Libri Genealogici e dell'organizzazione delle mostre. Gli stessi allevatori hanno lamentato in queste settimane il disagio provocato dall'interruzione dei servizi.

"Nel corso di un incontro tenutosi lo scorso novembre, l'assessore Pier Luigi Caria, aveva anticipato ai sindacati la ristrutturazione degli enti di assistenza zootecnica prevedendo la loro unificazione e garantendo solo tre certezze - ricordano i manifestanti - il mantenimento di tutto il personale, un contenitore privato e la funzione di pubblica utilità. Da allora le organizzazioni sindacali non sono state più ricevute e gli impegni sono stati disattesi".

"Il sindacato non può accettare le responsabilità di una gestione fallimentare degli enti di assistenza zootecnica, siano scaricate sui dipendenti - conclude Garau - Nonostante gli appelli delle associazioni degli allevatori, le proteste dei lavoratori e le interrogazioni consiliari, la giunta regionale si mostra impotente e sorda rispetto ai problemi del comparto".
   

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