Sardegna

Teatro,Melis e Hillesum Anime resilienti

Successo per la pièce di Susanna Manelli ancora in scena il 29

Spettacolo 'Anime resilienti'

Redazione Ansa

Modesto Melis e Etty Hillesum, scritti, testimonianze, ricordi, pensieri di due 'Anime resilienti' in un'originale pièce scritta e diretta da Susanna Manelli. Il nuovo spettacolo, sotto forma di lettura scenica, firmato da Teatro del Sottosuolo e Botti Du Shcoggiu ha debuttato con successo il 24 all'Istituto Globale di Carloforte e il 27, Giornata della Memoria, a Iglesias. Lunedì si replica alle 20 a Assemini al Teatro Centro Giovani, sempre con ingresso gratuito e martedì 30 il tour si chiude con un matinée per gli studenti dell'Ipzia di Sant'Antioco.

Lo spettacolo che vede in scena la stessa regista assieme a Chiara Giuliani e Sabrina Barlini, è impreziosito dal Coro Femminile del Centro Studi Musicali di Carbonia diretto da Angelina Figus a cui sono affidate le poesie di Rilke. "Anime resilienti" é un viaggio, quasi un dialogo a distanza tra due voci. Due storie e sensibilità differenti legate da un unico filo, l'esigenza di raccontare, perché importanti memorie non cadano nell'oblio.

Da un lato la toccante e lucida testimonianza di Modesto Melis, scomparso nel 2017, prigioniero politico sopravvissuto all'inferno di Mauthausen e raccolta da Giuseppe Mura nel suo "L'animo degli offesi". Dall'altro la preziosa eredità e il messaggio alto che emerge dai diari e lettere di Etty Hillesum, scrittrice e pensatrice olandese di origini ebraiche, morta ad Auschwitz a 29 anni. "Una lettura affabulata - la definisce Susanna Manelli - per non dimenticare. Per sottolineare l'importanza del ricordo come valore da preservare".

La voce di Etty Hillesum arriva dal campo di smistamento di Westenborg per ebrei olandesi da dove partivano 'i convogli carichi di umanità già sfinita per andare verso l'ignoto, che era Auschwitz'. "Abbiamo voluto riportare fedelmente i brani scelti per dar vita alla narrazione, perché ogni sua parola è un distillato di verità, luce, forza - sottolinea Susanna Manelli - e in queste giornate dedicate alla Memoria suonano sempre più significative le sue parole: 'Dai campi stessi dovranno irraggiarsi nuovi pensieri, nuove conoscenze dovranno portare chiarezza oltre i recinti di filo spinato'".
 

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