Sardegna

Aias,Tar respinge ricorso su tetti spesa

Bacchettata su mancato pagamento stipendi a dipendenti

Redazione Ansa

Il Tar ha respinto il ricorso dell'Aias contro la delibera dello scorso maggio con la quale si è disposta l'approvazione dei tetti di spesa per l'acquisizione da parte dell'Azienda Tutela Salute delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie delle strutture private accreditate per l'anno 2017 e l'approvazione degli schemi di tipo di contratto. Le avvocatesse della Regione, Sonia Sau e Alessandra Camba, e dell'Ats, Paola Trudu hanno sottolineato come "solo negli ultimi tre anni l'Aias ha ricevuto circa 119.000.000 a titolo di corrispettivi per le prestazioni erogate per conto del Servizio sanitario regionale e, nonostante ciò, ha sistematicamente omesso il pagamento delle retribuzioni ai propri dipendenti, anche fino a 8 mensilità, con conseguenti azioni di protesta e manifestazioni che hanno avuto inevitabili riverberi sull'attività lavorativa".
    I giudici hanno accolto la tesi della Regione e confermato che "la correlazione tra i crediti degli anni Ottanta/Novanta, contestati dalla Regione, e l'attuale situazione di inadempienza degli obblighi retributivi, non può sussistere e non si può ritenere che il mancato rispetto degli obblighi retributivi da parte di Aias nei confronti dei propri dipendenti sia addebitabile a presunti ritardati pagamenti dei corrispettivi".
    In merito alla tesi dell'Aias, secondo cui "la Regione non avrebbe competenza in ordine al rapporto privatistico tra l'associazione e i suoi dipendenti". Il Tar sostiene che si tratta invece della "tutela dell'interesse pubblico al corretto svolgimento di una prestazione da parte di dipendenti di una struttura accreditata. La qualità della prestazione resa trova uno specifico collegamento nell'esistenza di rapporti ordinati e corretti fra accreditato ed esecutore delle prestazioni suo dipendente. La cronicizzazione di inadempienze, nel pagamento degli stipendi, per periodi molto lunghi, assume un disvalore che non può essere ignorato".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it