Sardegna

Minniti, avanti Centro migranti Macomer

Ministro dà garanzie a sindaco Nuorese, patto per sicurezza

Redazione Ansa

di Fabrizio Fois

Da un lato l'accoglienza diffusa sul territorio, con piccoli gruppi di migranti sparsi nel territorio, dall'altra il Centro regionale di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) che sorgerà a Macomer, nella struttura che un tempo ospitava il carcere. Corre su questo duplice binario la gestione dei flussi migratori nell'Isola, così come disegnata dal ministro dell'Interno Marco Minniti, che ha partecipato a Nuoro ad un incontro con Regione, prefetti, forze dell'ordine e sindaci per fare il punto su accoglienza ed integrazione. Un vertice che è stato preceduto dal faccia a faccia con il governatore Francesco Pigliaru e con il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Soccu, al quale Minniti ha confermato che il Cpr si farà.

Il primo passo sarà quello di sottoscrivere un patto per la sicurezza dell'area del Marghine, per dare maggiori garanzie al territorio. Sarà inoltre riattivata la sede della Guardia di Finanza di Macomer. Ancora da stabilire il numero dei migranti che potranno essere ospitati nel Cpr: "dipenderà dai lavori di ristrutturazione", ha annunciato Succu.

"L'Italia è un Paese che accoglie e continuerà ad accogliere: tuttavia l'Italia sa che l'accoglienza ha un limite oggettivo nella capacità di integrazione perché naturalmente non si possono fare politiche di integrazione per un numero illimitato di persone - ha sottolineato Minniti, dialogando con gli studenti dell'istituto superiore Ciusa di Nuoro -. Noi dobbiamo lavorare perché questi processi non siano lasciati all'emergenza e alla casualità ma siano governati. I Paesi che sanno integrare sanno costruire una prospettiva per il futuro, gli altri avranno un futuro sempre più difficile", chiarisce. Dopo avere ascoltato alcuni interventi di migranti ospitati nei centri di accoglienza nell'Isola, l'esponente del governo ha sottolineato che queste persone sono "nel contempo molto grati al Paese che li ha accolti e hanno la capacità di portare la storia e la cultura dei Paesi di provenienza".

E se Pigliaru parla di rispetto delle quote, che sono passate dal 3,4% rispetto alla popolazione di un anno fa ora al 2,9%, "grazie una buona collaborazione istituzionale con lo Stato", il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci attacca sostenendo che la linea del Pd e Pigliaru è quella dell'immigrazione "incontrollata". "Abbiamo visto come hanno 'governato il processo', gli sbarchi di algerini sono raddoppiati". Sul tema interviene anche il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau che sottoscrive la proposta di Minniti ai sindaci per "costruire una rete diffusa di accoglienza".
   

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