Sardegna

Dinamo si gioca la C.Italia con Trento

Pasquini vuole la Final Eight, "ma senza psicodrammi"

Redazione Ansa

Per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari arriva il primo, decisivo bivio della stagione. Domani alle 18.15 la squadra di coach Federico Pasquini ospita l'Aquila Basket Trento. Il match del PalaSerradimigni, valido per la quattordicesima e penultima giornata del girone di andata della Legabasket italiana, è fondamentale per l'accesso alle Final Eight di Coppa Italia, in programma in marzo a Firenze. Dopo l'ottima striscia di vittorie realizzate tra novembre e dicembre, il Banco ha perso le ultime due partite con Venezia e con Avellino ai supplementari, dimostrando di essere ancora un gradino sotto le big del campionato, almeno sul piano della personalità e della cattiveria di gruppo.

Oltre ad aver messo a nudo quale sia al momento il limite di un gruppo comunque in grande crescita e dalle grandi potenzialità, la doppia sconfitta tra fine 2017 e inizio 2018 ha messo in discussione la presenza di Sassari tra le prime otto alla fine del girone di andata, che si chiuderà la prossima settimana a Pesaro. Per evitare di giocarsi tutto in quella gara, rischiando di dipendere anche dai risultati altrui, la Dinamo ha una sola possibilità: battere Trento, con cui al momento è appaiata in classifica, e assicurarsi la differenza negli scontri diretti in caso di arrivo al fotofinish.

"Trento sta bene e sta vivendo un ottimo momento, ha una qualità incredibile a livello difensivo, i nostri avversari sono bravissimi a negarti qualsiasi situazione semplice, dal palleggio al passaggio o a un'uscita dai blocchi - dice il coach ferrarese - Salutati Behanan e Baldi Rossi e registrato il ritorno di Dustin Hogue, il roster è praticamente lo stesso che l'anno scorso si è giocato lo scudetto alla pari con Venezia - prosegue - anzi, secondo me è una formazione più bilanciata con l'inserimento di Gutierrez al posto di Craaft".

Ma il tecnico dei sassaresi guarda soprattutto in casa sua. "Dovremo essere pronti a non andare nel loro territorio - avverte - impedendogli di lucrare sui nostri errori". Anche perché "vogliamo la Final Eight ma senza psicodrammi, con razionalità e grande lucidità", è l'obiettivo di Pasquini.
   

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