Sardegna

Saldi,famiglie sarde spenderanno 239euro

La crisi colpisce ancora e i consumi stentano a ripartire

Redazione Ansa

Si comincia venerdì 5, giusto in tempo per rifornire la Befana. E si terminerà il 5 marzo. Ma i saldi invernali in Sardegna saranno con pochi botti. E con meno soldi rispetto al 2017: la spesa media per famiglia si aggirerà intorno ai 239 euro, venti in meno nel confronto con lo scorso anno. Una cifra che è anche molto più bassa rispetto al dato nazionale di 331 euro. È la stima del centro studi di Confcommercio Sardegna.

Un decremento legato alla tattica "attendista" dei consumatori. Poche le aspettative per i commercianti del settore dell'abbigliamento, calzature e accessori. Pro capite nell'isola si spenderanno circa 105 euro mentre nel resto d'Italia la stima è di 143 euro. Il 33,4% dei sardi spenderà sino a 50 euro e il 46,8% tra i 50 e i 100 euro. Solo il 13,9% spende tra i 101 e i 200 euro, mentre sopra i 200 la percentuale scende al 5,9%. Si parte subito anche con percentuali importanti di sconti che vanno dal 30% al 70%.

“I consumi stentano a ripartire e la fiducia di consumatori e imprese non sembra beneficiare delle note leggermente positive che arrivano dalle statistiche – afferma il presidente regionale di Confcommercio, Alberto Bertolotti - I saldi rappresentano un'occasione importante per i consumatori a caccia dell'affare e per gli operatori commerciali sono fondamentali per recuperare gli investimenti fatti in questi anni di crisi, dal rinnovo dei punti vendita alla gestione dello shop on line sino all'acquisto della merce, che, purtroppo, rimane negli scaffali per troppo tempo". Che cosa serve? "Politiche di sostegno e rilancio dei consumi- spiega Bertolotti - ma anche regole certe e moderne e più controlli".

All'attacco anche Confesercenti: "I furbetti - denuncia il presidente regionale Roberto Bolognese - che hanno anticipato i saldi hanno danneggiato gli onesti. I controlli ci sono stati, ma soprattutto a Cagliari. Mentre sono stati meno nell'hinterland: questo significa un grosso svantaggio per i commercianti del centro e delle storiche vive dello shopping. Serve una nuova legge sui saldi". Secondo uno studio di Confesercenti il 24% degli acquisti riguarderà le calzature.

   

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