Sardegna

Quartu,7 dimore storiche aperte a visite

Lollas, percorso tra cultura tradizioni ed enogastronomia

Redazione Ansa

Sette case campidanesi, dimore storiche di Quartu Sant'Elena, sono pronte ad aprire i propri portali ai visitatori. Stasera e domani, alle 16.30, torna "Lollas-Autumn tastes of Sardinia", la manifestazione che si propone si dare nuovo slancio alla valorizzazione dei beni culturali presenti nel territorio e riscoprire le eccellenze agroalimentari. Organizzata dall'amministrazione comunale, in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e la Regione, l'iniziativa si snoda attraverso tutto il centro storico.

Ad ogni casa è stato abbinato un tema: Casa Olla (via Eligio Porcu) è Sa domu de sa cultura, Casa Celio Pusceddu (via Martini) Sa domu de is Maistus, Casa Passera (via XX Settembre) Sa domu de is Froris, Casa Murgia Casanova (via XX Settembre) Sa domu de su pani, Casa Fois (via Garibaldi) Sa domu de su binu, Casa Lepori (via Roma) Sa domu de is Durcis. Poi c'è Sa dom'e Farra, di nuovo accessibile nel suo fascino storico e nella splendida architettura. Chiusa ormai da anni per lavori di ristrutturazione, questo bene culturale di grande valenza identitaria potrà finalmente mostrarsi a cittadini e turisti, con all'interno un'esposizione di abiti d'epoca dell'Ottocento e di inizio Novecento.

Accanto alla proposta enogastronomica, non mancano gli eventi culturali e gli spettacoli dal vivo. Per rendere più fruibile il percorso è disponibile anche un trenino turistico, pronto a collegare le case e le piazze dove si svolgeranno gli eventi di contorno, ovvero esibizioni di ballo e di danza.

"Con Lollas andremo a riscoprire il grande valore architettonico delle case campidanesi, uno degli elementi antropici che contraddistingue e caratterizza da sempre il centro storico quartese", spiega l'assessore alla Cultura e ai Beni Culturali Lucia Baire. Secondo il sindaco Stefano Delunas, "il fermento culturale sta riprendendo vigore. Aumentare l'indotto significa incrementare anche i posti di lavoro legati alla cultura e quindi favorire il sistema identitario e il turismo".
   

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