Sardegna

Alluvione: a Olbia strada dimenticata

Provinciale per Tempio chiusa da 4 anni, "promesse disattese"

Redazione Ansa

Di nuovo in piazza per il terzo anno consecutivo. La beffa della strada Olbia-Tempio, rimasta bloccata dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013, è tornata protagonista in Gallura con la protesta organizzata all'incrocio fra la provinciale 38 e la statale 127 a pochi chilometri dal ponte crollato di Monte Pinu. Presenti una decina di sindaci, cittadini e attivisti del comitato che si batte per la riapertura della strada e che hanno rallentato il traffico distribuendo volantini agli automobilisti in transito.

La manifestazione nasce dalla tenacia della presidente del comitato Pina Pasella e dalla grande determinazione del giovanissimo sindaco di Sant'Antonio di Gallura, Carlo Duilio Viti, nato proprio il 18 novembre di 32 anni fa. "Nel maggio 2015, quando sono stato eletto - racconta - ho preso un impegno con i miei concittadini e oggi mi vergogno perché sono il rappresentate di una istituzione ed è impensabile che le istituzioni facciano promesse ai cittadini che poi non mantengono".

Nonostante le stampelle e i problemi di salute la presidente del comitato "Pro Monte Pinu" Pina Pasella è in prima linea a difendere i diritti di questo territorio. "Stiamo semplicemente chiedendo che ci venga restituito il nostro diritto alla tranquillità", spiega all'ANSA la donna che ha vissuto sulla sua pelle i disagi del blocco dei lavori, quando l'estate scorsa ha rischiato di morire sull'ambulanza che la trasportava verso l'ospedale di Olbia dove ha subito due arresti cardiaci. La chiusura della strada infatti 'pesa' sui tempi di percorrenza per oltre 40 minuti in più rispetto al tragitto con la strada di nuovo aperta.
   

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